Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Gli Unni di Attila spinti dalla siccità ad attaccare Roma

Gli Unni di Attila spinti dalla siccità ad attaccare Roma

Clima ricostruito grazie agli anelli di accrescimento degli alberi

20 dicembre 2022, 11:00

Redazione ANSA

ANSACheck

La siccità potrebbe aver spinto gli Unni ad attaccare l’Impero romano (fonte: Pixabay) - RIPRODUZIONE RISERVATA

La siccità potrebbe aver spinto gli Unni ad attaccare l’Impero romano (fonte: Pixabay) - RIPRODUZIONE RISERVATA
La siccità potrebbe aver spinto gli Unni ad attaccare l’Impero romano (fonte: Pixabay) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Potrebbe essere stata la carenza di cibo dovuta alla siccità a spingere gli Unni di Attila ad attaccare l'Impero romano, non la loro "infinita sete di oro" come è sempre stato tramandato. A suggerire questa nuova ipotesi è la ricostruzione del clima del V secolo, ottenuta grazie all'analisi degli anelli di accrescimento degli alberi nella regione dei Carpazi. Lo studio è pubblicato su Journal of Roman Archaeology dai ricercatori dell'Università di Cambridge.

I dati indicano che la regione dell'attuale Ungheria ha vissuto estati molto secche tra IV e V secolo: in particolare, i periodi di siccità dal 420 al 450 d.C. avrebbero ridotto i raccolti e i pascoli oltre le pianure alluvionali del Danubio e del Tibisco.

"Gli anelli degli alberi ci offrono una straordinaria opportunità per collegare le condizioni climatiche all'attività umana anno dopo anno", afferma Ulf Buntgen del Dipartimento di geografia dell'Università di Cambridge. "Abbiamo scoperto che i periodi di siccità registrati nei segnali biochimici negli anelli degli alberi hanno coinciso con un'intensificazione dell'attività di incursione nella regione". Le scorrerie più devastanti sarebbero avvenute proprio durante le estati più secche, nel 447, nel 451 e nel 452 dopo Cristo, come indicato dai ricercatori.

La siccità e la conseguente scarsità di risorse avrebbero costretto gli Unni a passare dall'agricoltura all'allevamento nomade: anche l'analisi dei loro denti dimostra un netto cambiamento nell'alimentazione, probabilmente dovuta alla necessità di adattarsi a qualunque fonte di cibo fosse disponibile. Questo, a sua volta, potrebbe aver innescato un cambiamento nei ruoli sociali, fino a trasformarli gli Unni in veri e propri predoni.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza