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Autentiche le monete d'oro dell'imperatore romano 'fantasma'

Autentiche le monete d'oro dell'imperatore romano 'fantasma'

Unica prova dell'esistenza di Sponsiano

25 novembre 2022, 09:06

Redazione ANSA

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Le due facce della moneta con l’effigie di Sponsiano (fonte: Pearson et al., 2022, PLOS ONE, CC-BY 4.0) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Le due facce della moneta con l’effigie di Sponsiano (fonte: Pearson et al., 2022, PLOS ONE, CC-BY 4.0) - RIPRODUZIONE RISERVATA
Le due facce della moneta con l’effigie di Sponsiano (fonte: Pearson et al., 2022, PLOS ONE, CC-BY 4.0) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Sono autentiche le monete d'oro che riportano l'effige di un ‘fantasma’ della storia, l'usurpatore dell'Impero romano Sponsiano: scoperte in Transilvania nel 1713 e ritenute finora dei falsi, sarebbero in realtà vere nonché l'unica prova dell'esistenza in vita di questo misterioso comandante dell'esercito, che avrebbe preso illegittimamente il potere nella provincia romana della Dacia intorno al 260 d.C. Lo suggeriscono le analisi scientifiche condotte sui reperti dai ricercatori dell'University College di Londra e dall'Università di Glasgow. I risultati sono pubblicati sulla rivista Plos One.

Sebbene le monete trovate in Transilvania abbiano uno stile simile a quello delle monete romane della metà del III secolo, differiscono per alcuni tratti e per il modo in cui sono state prodotte: questo ha indotto molti esperti a liquidarle come dei falsi. D'altra parte, però, le monete sono insolite rispetto ai falsi che sarebbero stati di interesse per i collezionisti del passato. Inoltre, nel 1713, 'Sponsiano' non era noto come un nome realmente esistito nell'antica Roma.

Per fare luce sul mistero, i ricercatori guidati da Paul Pearson hanno condotto un'indagine più approfondita sulle monete usando diverse tecniche come il microscopio ottico, l'imaging a ultravioletti, la microscopia elettronica a scansione e la spettroscopia infrarossa a trasformata di Fourier (Ftir). Dalle analisi sono emerse profonde micro-abrasioni tipiche delle monete che sono state in circolazione per molto tempo. La composizione chimica dei depositi di terra presenti sulla loro superficie dimostra inoltre che le monete sono state sepolte per un lungo periodo prima di essere riportate alla luce. Questi indizi, messi insieme, indicano dunque che le monete sono autentiche.

"L'analisi scientifica di queste monete ultra rare salva l'imperatore Sponsiano dall'anonimato", commenta Pearson. "Le nostre prove suggeriscono che governasse la Dacia romana, un isolato avamposto di estrazione dell'oro, in un momento in cui l'impero era assediato da guerre civili e le terre di confine erano invase da saccheggiatori".

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