Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Sono 1.972 i medici sospesi per mancata vaccinazione

Sono 1.972 i medici sospesi per mancata vaccinazione

Sono 33.534 inadempienti per il Green pass, "ma non è la situazione reale"

ROMA, 21 gennaio 2022, 15:54

Redazione ANSA

ANSACheck

Un corridoio di ospedale - RIPRODUZIONE RISERVATA

Un corridoio di ospedale - RIPRODUZIONE RISERVATA
Un corridoio di ospedale - RIPRODUZIONE RISERVATA

Sono 1.972 i medici e gli odontoiatri attualmente sospesi dagli Albi dei Medici e degli Odontoiatri italiani per mancato rispetto dell'obbligo vaccinale: lo 0,4% degli iscritti, che sono in tutto 467.611. A comunicarlo è la Federazione degli ordini dei medici (Fnomceo), sottolineando che sono tuttavia 33.534 (il 7,2% del totale) i medici che, sulla piattaforma del green pass, risultano inadempienti. Ma, rileva il presidente Fnomceo Filippo Anelli, "si tratta di un dato grezzo che non fotografa la situazione reale, perché comprende, ad esempio, anche chi non può vaccinarsi o che deve differire la dose per motivi di salute". 

Il DL 172, per il quale la Camera ha approvato ieri in via definitiva il disegno di legge di conversione, pone in capo agli Ordini degli esercenti le professioni sanitarie la verifica automatizzata - attraverso la Piattaforma nazionale del Digital green certificate - del possesso delle certificazioni verdi comprovanti lo stato di avvenuta vaccinazione, comprensiva della dose booster.

L'ultima interrogazione, effettuata questa mattina dalla Fnomceo, indica che il 7,2% dei medici e odontoiatri italiani (33.534) non adempirebbe alla legge. "Si tratta di un dato grezzo, che non fotografa la reale situazione dei sanitari inottemperanti - spiega Anelli - e che comprende, ad esempio, anche i colleghi che non possono vaccinarsi o che devono differire la dose per motivi di salute, quelli che sono risultati positivi al Covid e devono quindi posticipare l'appuntamento, quelli che sono in attesa del booster avendo già la prenotazione. E poi, quelli che si sono vaccinati all'estero, e che non sono stati registrati sulla piattaforma italiana".

Una volta ricevute le segnalazioni, gli Ordini invitano via pec gli iscritti a fornire, entro cinque giorni dalla ricezione della richiesta, la documentazione comprovante l'effettuazione della vaccinazione, o il certificato di esenzione o di differimento, o la prenotazione per la dose, che deve poi essere effettuata entro 20 giorni. In quest'ultimo caso, il sanitario dovrà, entro tre giorni, inviare il certificato vaccinale.

"La prima estrazione dei dati, fatta il 20 dicembre - rileva Anelli - ha segnalato oltre 60mila nominativi, che si sono oggi dimezzati: segno che molti colleghi hanno comunicato di essersi messi in regola. Sono partite anche, dopo gli opportuni accertamenti, le prime sospensioni e altre sono in arrivo". "Ringraziamo gli Ordini territoriali per il loro lavoro. Si tratta di un grosso onere che è però collegato alla responsabilità propria degli Ordini, quella della tenuta degli Albi. L'intento non è punitivo. L'obiettivo è - conclude Anelli - tutelare la salute pubblica e mantenere adeguate condizioni di sicurezza nella erogazione delle prestazioni di cura. Se poi vengono rilevate anche infrazioni deontologiche, come accade, ad esempio, con i sanitari che diffondono messaggi no-vax, in parallelo saranno aperti anche procedimenti disciplinari".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza