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Salute orale, quanto mi costi?

Salute orale, quanto mi costi?

Rispondono il dottor Nicola Sforza e la dottoressa Livia Nastri di SIdP

ROMA, 07 luglio 2022, 15:55

Redazione ANSA

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Il dottor Nicola Sforza - RIPRODUZIONE RISERVATA

Il dottor Nicola Sforza - RIPRODUZIONE RISERVATA
Il dottor Nicola Sforza - RIPRODUZIONE RISERVATA

Le visite specialistiche e le terapie mediche o chirurgiche di buona qualità hanno spesso costi elevati. In particolare, le prestazioni di carattere odontoiatrico, che di frequente sono assenti dalle offerte del Sistema Sanitario Nazionale o si restringono a poche procedure di urgenza, sono considerate troppo costose e costringono una considerevole parte della popolazione italiana a rinunciarvi.
    Secondo una stima dell'Istat del 2017 l'Italia è al terzultimo posto nella UE per le cure odontoiatriche: 45,8% della popolazione sopra i 15 anni contro una media europea del 60,1% e solo 3 milioni di italiani si rivolgono al servizio pubblico.
    Agli aspetti economici si sono sicuramente aggiunti negli ultimi anni, i dubbi e i timori collegati con la pandemia da SARS.CoV-2 che ha causato lo slittamento/ perdita di prestazioni diagnostiche, controlli e terapie in tutti i campi della medicina, odontoiatria compresa. Le malattie del cavo orale (carie e parodontiti in particolare) sono tra le più diffuse nella popolazione, tanto che l'OMS ha stimato che tra il 60 e il 90% dei soggetti in età scolare e la maggioranza degli adulti dei paesi industrializzati siano affetti da carie dentaria. E' diffusissima e non trattata anche la carie della prima infanzia, quella che colpisce i denti da latte nei bambini. Le parodontiti gravi (cioè le malattie della gengiva e del legamento dei denti) affliggono circa il 10% della popolazione mondiale, il 50% presenta una forma moderata. Di conseguenza, la portata economica delle malattie del cavo orale è enorme e nessun sistema sanitario è mai riuscito a sopportare il peso economico dei trattamenti odontoiatrici necessari ai propri cittadini.
    Quando poi queste spese ricadono sui cittadini stessi, ecco amplificarsi le differenze tra il benessere e la salute orale di fasce a più alto reddito rispetto a fasce a redditi bassi.
    Conseguenza diretta della mancanza di cure odontoiatriche sono dolore, discomfort, perdita delle funzioni masticatorie ed estetiche e una ridotta qualità della vita. Poiché il peggioramento delle condizioni del cavo orale richiede cure sempre più complesse e costose, le diseguaglianze tra le diverse condizioni economiche e sociali si amplificano nel corso della vita, costringendo soprattutto le persone a reddito più basso a rinunce e a compromessi con la propria salute.
    Cosa fare allora per poter assicurare alla popolazione un'indispensabile salute del cavo orale? C'è una sola risposta economicamente vantaggiosa ed eticamente sostenibile: La maggior parte delle patologie del cavo orale possono essere fortunatamente prevenute.
    La prevenzione, pur non essendo completamente priva di costi, è molto più vantaggiosa delle terapie. Carie e parodontiti sono un ottimo esempio di malattie del cavo orale prevenibili. Solo per fare un esempio, è stato recentemente pubblicato uno studio australiano nel quale la sola informazione telefonica dei genitori è stata in grado di dimezzare l'incidenza della carie nei bambini da 6 mesi a 6 anni, con vantaggi di natura economica ma anche della qualità di vita dei bambini. A conferma di quanto l'informazione sia importante, uno studio condotto in Italia su genitori di bambini sotto i 6 anni, mostrava che circa la metà dei bimbi (47,2%) risultavano allattati con il biberon prima di addormentarsi e in particolare i genitori del 10,1% di loro riferivano di aggiungere al latte sostanze zuccherine. Il 17,8% ha abitualmente fatto uso del ciuccio con l'aggiunta di zucchero o miele. I risultati di questo studio possono da soli spiegare il perché di un'alta diffusione della carie nei bambini e nei giovani in Italia.
    La prevenzione non è però riservata ai bambini. Le parodontiti, che generalmente colpiscono l'età adulta sono malattie prevenibili adottando un corretto stile di vita e delle corrette abitudini di igiene orale. Odontoiatri ed Igienisti dentali possono aiutare a scoprire le migliori strategie di prevenzione e a metterle in pratica. Possono essere consultati prima che si verifichi un danno o che si presenti il dolore o per intercettare le malattie orali ai loro esordi.
    Anche se include l'intervento professionale, la prevenzione ha dei costi più bassi delle cure. Visite, controlli, igiene orale professionale periodica, applicazione di fluoro o altre sostanze protettive sui denti, sono solo alcuni esempi di minimi interventi a basso costo rispetto alle terapie di malattie più avanzate o alla sostituzione di elementi dentari persi.
    Odontoiatra ed igienista dentale potranno inoltre consigliare i più efficaci strumenti per l'igiene orale domiciliare, come lo spazzolino o il filo interdentale o lo scovolino, evitando acquisti superflui o non adeguati. Con i suggerimenti e le istruzioni di odontoiatra e igienista, inoltre, sarà più semplice mantenere una bocca in salute o salvaguardare gli elementi che non abbiano ancora sviluppato malattia. Viceversa, la cura delle parodontiti di stadio più avanzato richiede non soltanto il consulto di uno specialista, ma spesso anche terapie più complesse, oltre al rischio di perdita progressiva di denti e necessità di loro sostituzione. La perdita dei denti ha infatti ripercussioni su diversi aspetti. La masticazione ridotta, o dolorosa, induce al consumo di cibi sempre più morbidi, spesso a base di carboidrati (nutrienti solo dal punto di vista energetico) aumentando coì il rischio di sovrappeso e diabete, carenze di proteine e vitamine. E' per questo che la prevenzione è tra gli obiettivi prioritari della Società Italiana di Parodontologia e Implantologia (SIdP), una società scientifica che da sempre pone al centro delle proprie attività istituzionali la tutela della salute quale diritto fondamentale della persona.
    Se da un lato è auspicabile immaginare che la prevenzione entri in maniera più consistente nella programmazione sanitaria di lungo termine, con interventi sui servizi offerti dalla sanità pubblica, ma anche nei programmi di educazione alla salute nelle famiglie, nelle scuole, nei luoghi di lavoro, dall'altro è fondamentale riconoscere alcuni comportamenti individuali come fattori chiave nel mantenimento della salute orale a costo quasi zero. E' necessario che il cittadino adotti sin dall'infanzia una corretta alimentazione (che non preveda gli zuccheri prima di dormire e ne limiti l'assunzione in generale), che pratichi sport, controllando il peso, che limiti l'assunzione di alcool e che si rechi periodicamente alle visite di controllo e ai programmi professionali di prevenzione, in modo da ridurre al minimo i costi economici, ma soprattutto biologici delle terapie in una visione lungimirante che punti a mantenere quel patrimonio di funzioni, di sorrisi e di salute che è rappresentato della nostra bocca sana.
    Nicola Marco Sforza & Livia Nastri 
   

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