(ANSA) - ROMA, 21 OTT - Ridurre le disparità esistenti
nell'organizzazione e nell'assistenza delle cure neonatali e il
divario Nord-Sud. E, allo stesso tempo, aumentare la sicurezza
alla madre e al neonato. Questi sono i pilastri contenuti negli
Standard organizzativi per l'assistenza perinatale, un documento
realizzato dalla Sin, la Società italiana di neonatologia e
presentato oggi al Ministero della Salute insieme agli standard
assistenziali europei a cui la stessa Sin ha contribuito.
Il volume vuole offrire a tutti gli operatori impegnati
nell'assistenza neonatale e ai decisori istituzionali uno
strumento che fornisca indicazioni e suggerimenti per gli
aspetti tecnici ed organizzativi per migliorare i contesti
assistenziali e di conseguenza le prestazioni rese, con
indicazioni e suggerimenti su risorse, strumenti da utilizzare
ed obiettivi da raggiungere.
Gli standard definiti per la riorganizzazione ed il
miglioramento riguardano diverse aree, tra cui: il modello "Hub
e Spoke" in ambito perinatale, le risorse umane e gli strumenti
per la valutazione dei fabbisogni di madre e neonato, i volumi
di attività e risorse dei punti nascita di 1° e 2° livello,
compresi il dimensionamento dello staff e le sue funzioni
specifiche. ""Per noi neonatologi oggi è una data importante,
portare in questa sede i nostri due documenti, ci fa essere
ottimisti sulle decisioni che saranno prese nel prossimo futuro
per la tutela di tutti i neonati italiani", afferma il past
president della Sin, Fabio Mosca. "L'adozione e l'attuazione di
questi nuovi standard sono finalizzate a garantire omogeneità
nelle cure per tutti i nostri bambini - dice il presidente di
Sin, Luigi Orfeo - Da questo punto di vista sarà strategica la
collaborazione con le istituzioni centrali e regionali. Il Pnrr
rappresenta una grande opportunità per il Ssn e per il
rafforzamento dei servizi legati al percorso nascita e
all'assistenza ai neonati più fragili, come i prematuri e quelli
con patologie gravi".
Il ministro della Salute Roberto Speranza, in un messaggio
ha spiegato che "gli standard organizzativi per l'assistenza
perinatale e gli standard europei per la salute del neonato
realizzati dalla Società italiana di neonatologia vanno
esattamente in questa direzione e costituiranno per noi delle
fondamentali linee di indirizzo da seguire". (ANSA).