(ANSA) - ROMA, 12 APR - In Italia ben 7 pazienti su 10,
colpiti da una o più malattie croniche, non assume i medicinali
nei tempi e nelle modalità indicate. A puntare l'attenzione su
un fenomeno preoccupante e che la pandemia ha contribuito ad
incrementare è la terza Giornata Nazionale per l'Aderenza alle
Terapie, promossa, in occasione del 12 aprile, dal Comitato
Italiano per l'Aderenza alla Terapia (Ciat) che riunisce 20
Società Scientifiche e rappresentanti di pazienti, medici,
farmacisti e infermieri.
Finora, spiega Roberto Messina, presidente Senior Italia
FederAnziani, "sono oltre 109mila gli over 80 deceduti
dall'inizio della pandemia. Inoltre i vari lockdown, la paura di
accesso alle strutture sanitarie, la sospensione di esami e
visite hanno favorito la scarsa aderenza alle terapie". Dal
diabete all'ipertensione, le malattie croniche, prosegue Antonio
Magi, segretario generale del Sindacato Unico Medicina
Ambulatoriale Italiana (Sumai), interessano oltre 14 milioni di
italiani e "gli over 65 rappresentano più della metà di questi
pazienti ma le patologie possono colpire a qualsiasi fascia
d'età. Quindi il problema della mancata aderenza investe a 360
gradi l'intera società e determina costi diretti e indiretti per
tutto Paese". "Seguire in modo discontinuo o errato trattamenti
salvavita o per malattie croniche, infatti, - osserva il
sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri - può causare
complicanze e quindi accessi all'assistenza ospedaliera
inopportuni e evitabili. Generare consapevolezza e
sensibilizzare è l'obiettivo della Giornata Nazionale per
l'Aderenza alle Terapie che il Ministero della Salute si sta
adoperando per istituire ufficialmente per il 12 aprile, data in
cui ricorre la morte di Giuseppe Moscati", il Santo medico
deceduto nel 1927. L'Italia, ricorda la vice presidente del
Senato, Paola Taverna (M5s), è il Paese europeo con la più alta
proporzione di persone anziane rispetto alla popolazione.
Tutelare la salute dei nostri nonni e la loro longevità è
pertanto diventata una priorità assoluta". Le difficoltà indotte
dal Covid-19, conclude Mauro Boldrini, vice presidente Ciat,
"rischiano di monopolizzare l'attenzione ma esistono molte altre
patologie altrettanto pericolose che continuano a interessare
milioni di uomini e donne". (ANSA).