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Dieta ricca e varia diminuisce rischio demenza negli over 80

Studio Mario Negri,più legumi e più porzioni riducono del 33%

Redazione ANSA ROMA

(ANSA) - ROMA, 03 AGO - Non è mai troppo tardi per cambiare le abitudini alimentari. Una dieta varia e ricca di alimenti diversi, infatti, ha un ruolo importante nel ridurre il rischio di demenza, non solo durante la mezza età, ma anche tra gli over 80enni. A dimostrarlo è uno studio pubblicato sull'autorevole rivista Clinical Nutrition, condotto dai ricercatori dell'Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri e dell'Italian Institute For Planetary Health (joint venture fra il Mario Negri e l'Università Cattolica di Roma), in collaborazione con l'Università degli Studi di Milano.
    Invecchiando si tende a mangiare meno e a variare meno gli alimenti. Fra il 2005 ed il 2017 circa 1.400 ultraottantenni, che sono entrati a far parte dello studio Monzino 80-plus, sono stati valutati con un questionario che ne ha indagato i consumi di 23 alimenti diversi; 512 di queste persone, non affette da demenza e di età media di 92 anni, sono state seguite anche nel tempo per valutare l'insorgenza di questa condizione.
    L'alimentazione varia era associata ad una minore presenza di demenza all'inizio dello studio. Inoltre, sia il consumo di legumi che un consumo maggiore di porzioni erano associate a una riduzione del 33% del rischio di insorgenza di declino cognitivo nei 4 anni successivi.
    "Con l'avanzare dell'età - spiega Patrizia Riso, professoressa di Nutrizione Umana presso l'Università degli Studi di Milano - si va incontro a cambiamenti nei fabbisogni nutrizionali che è necessario soddisfare in modo da ridurre il rischio di carenze nutrizionali e di diverse patologie correlate". "E' fondamentale - spiega Mauro Tettamanti, epidemiologo dell'Istituto Mario Negri - studiare in modo più approfondito la popolazione dei grandi anziani, perché rappresenta quella a più rapida crescita, sia in termini assoluti che percentuali. E' molto interessante il fatto che mangiare in maggiore quantità risulti protettivo nei confronti della demenza perché sottolinea l'importanza di mantenere una dieta ricca e varia anche dopo aver raggiunto età avanzate".
    (ANSA).
   

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