Il primo diesel di Eni Sustainable
Mobility prodotto con 100% di materie prime rinnovabili,
HVOlution, è in vendita in 50 stazioni di servizio Eni e sarà
disponibile a breve, entro il mese di marzo, in 150 punti
vendita in Italia. Lo annuncia il gruppo spiegando in dettaglio
che HVOlution è un biocarburante (Hydrotreated Vegetable Oil,
olio vegetale idrogenato) che viene prodotto da materie prime di
scarto e residui vegetali, e da olii generati da colture non in
competizione con la filiera alimentare.
Eni è in grado di offrire ai propri clienti questo innovativo
biocarburante grazie all'investimento realizzato sin dal 2014
con la trasformazione delle raffinerie di Venezia e Gela in
bioraffinerie, che dalla fine del 2022 sono palm oil free.
HVOlution, sottolinea il gruppo, può contribuire
all'immediata decarbonizzazione del settore dei trasporti anche
pesanti, tenuto conto delle emissioni allo scarico, perché
utilizzabile con le attuali infrastrutture e in tutte le
motorizzazioni omologate, di cui mantiene invariate le
prestazioni.
HVOlution è un biocarburante composto al 100% da HVO puro. Prima
della commercializzazione nelle stazioni di servizio Eni, l'HVO
in purezza è stato utilizzato da diversi clienti, i quali hanno
movimentato dai mezzi per la movimentazione dei passeggeri a
ridotta mobilità in ambito aeroportuale fino ai veicoli
commerciali della logistica; inoltre, addizionato al gasolio,
dal 2016 il biocarburante HVO è presente al 15% nel prodotto Eni
Diesel +, disponibile in oltre 3.500 stazioni di servizio in
Italia.
"Il biocarburante puro HVOlution - sottolinea in una nota
Stefano Ballista, amministratore delegato di Eni Sustainable
Mobility - ha un ruolo fondamentale perché già da oggi può dare
un contributo importante alla decarbonizzazione della mobilità,
anche del trasporto pesante. Questo prodotto arricchisce
l'offerta nelle stazioni di servizio, affiancandosi all'attuale
proposta di prodotti low-carbon, come le ricariche elettriche, e
di servizi per le persone in mobilità: obiettivo di Eni
Sustainable Mobility è integrare gli asset industriali e
commerciali lungo tutta la catena del valore, dalla
disponibilità della materia prima fino alla vendita di prodotti
decarbonizzati al cliente finale."
Eni ha siglato accordi e partnership che permettono di
valorizzare gli scarti e i rifiuti. In diversi paesi dell'Africa
tra i quali Kenya, Mozambico e Congo, Eni sta sviluppando una
rete di agri-hub in cui verranno prodotti olii vegetali in grado
di crescere in terreni marginali e aree degradate e non in
competizione con la filiera alimentare e, al tempo stesso, di
creare opportunità di lavoro sul territorio. Recentemente, dal
Kenya è arrivato nella bioraffineria di Gela il primo carico di
olio vegetale prodotto nell'agri-hub di Makueni, mentre a
Venezia è arrivato il primo carico di olii di frittura esausti.
L'obiettivo è di coprire il 35% dell'approvvigionamento delle
bioraffinerie Eni entro il 2025.
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