Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Auto: Federmanager-Aiee, in Ue è l'Italia a rischiare di più

Auto: Federmanager-Aiee, in Ue è l'Italia a rischiare di più

A rischio 500 imprese della componentistica, 60mila posti lavoro

ROMA, 23 febbraio 2023, 10:39

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Uno studio sulla 'rivoluzione dell'automotive', presentato da Federmanager e Aiee (associazione degli economisti dell'energia) oggi con un convegno, "analizza le ricadute sul sistema industriale italiano della transizione in corso nel settore auto, considerandone i quattro principali fattori: nuovi modelli di mobilità, guida autonoma, digitalizzazione ed elettrificazione" sottolineando "una visione critica". E calcola: la stima è di un "crollo degli investimenti per il passaggio all'elettrico: -25% in 10 anni", con "solo nella componentistica, 500 imprese a rischio chiusura, 60.000 posti in meno". Ed evidenzia un quadro di "imprese troppo piccole e poco managerializzate: solo il 39% è dotato di manager".
    In Europa, lo stop a diesel e benzina nel 2035 potrebbe "comportare la perdita di circa mezzo milione di posti di lavoro, di cui meno della metà sarebbero compensati dalla transizione sostenibile, con una perdita netta quindi di circa 275 mila posti di lavoro".
    In Italia, l'intera filiera dell'automotive "è caratterizzata principalmente da aziende di piccole dimensioni e conta in totale 5.500 imprese che coinvolgono 274 mila addetti, con fatturato connesso di 105,8 miliardi di euro. Il comparto della componentistica è quello più esposto: su 2.200 imprese delle 5.500 totali, che registrano 161 mila occupati e 45 miliardi di fatturato, 500 sono fortemente a rischio". Il rapporto evidenzia che "conseguentemente, lo scenario porta a fare del nostro Paese il più penalizzato tra le nazioni europee produttrici di componenti in termini di riduzione di posti di lavoro, con un -37% di forza lavoro, vale a dire circa 60 mila occupati persi entro il 2040". L'Italia è il Paese "che rischia di più".
   
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza