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Amici dell'ambiente e della pelle, tutte le novità sui solari 2021

Amici dell'ambiente e della pelle, tutte le novità sui solari 2021

Ingredienti biodegradabili ma ad alto schermo e con texture comfort

20 aprile 2021, 20:33

(di Agnese Ferrara)

ANSACheck

Proteggere la pelle foto iStock. - RIPRODUZIONE RISERVATA

Proteggere la pelle foto iStock. - RIPRODUZIONE RISERVATA
Proteggere la pelle foto iStock. - RIPRODUZIONE RISERVATA

Tante le novità in tema di schermi solari per l’estate 2021. I trend globali prevedono un uso maggiore di ingredienti organici, green, biodegradabili e da fonti rinnovabili a fronte di una levata di scudi dei consumatori di tutto il mondo che non vogliono più esagerare con dosi abbondanti di prodotti chimici sulla pelle, desiderano poter scegliere fra componenti chimici e no e si preoccupano per l’impatto che molte sostanze potrebbero avere sull’ambiente, in particolare mari e coralli. Ogni anno oltre 14.000 tonnellate di crema solare finiscono nei nostri oceani, distruggendo preziose barriere coralline e inquinando i nostri mari.
Sollecitate anche da una indubbia domanda, le industrie stanno cambiando il passo, anche tallonate della decisioni degli enti regolatori dei vari paesi che vietano l’impiego di alcuni composti accusati di essere nocivi (come i composti octinoxate ed oxybenzone vietati alle Hawaii dal gennaio di questo anno). 
Nel frattempo le società specializzate in filtri solari più attente ai trend hanno già intrapreso nuove strade nell’uso di componenti più naturali anche in questo settore. Nuove cere vegetali in miscela prendono il posto di diversi eccipienti chimici per ridurne la quantità, filtri organici prendono il posto di quelli di sintesi e sistemi di maggiore idrorepellenza e garantiscono una maggiore tenuta dei prodotti sulla pelle e perciò una maggiore protezione. I tumori della pelle, considerati nel loro insieme, sono tra i più diffusi al mondo, con un’incidenza maggiore rispetto a quelli al seno, alla prostata o al colon-retto. Anche in Italia ogni anno si registrano decine di migliaia di nuovi casi. Nel 2019 sono stati diagnosticati circa 64.000 basaliomi, 19.000 nuovi carcinomi della cute a cellule squamose, e 14.900 nuovi casi di melanoma.
Come stanno scegliendo i solari gli italiani? Se, a causa della pandemia, l’e-commerce è stata la profumeria per eccellenza nell’ultimo anno per lo shopping beauty (l’associazione di categoria Cosmetica Italia segnala un + 42% degli acquisti online nell’ultimo anno e prevede per l’anno in corso un incremento del 38% in più) si fa presto a vedere come gli italiani stanno scegliendo i solari.
I più venduti al momento sono tutte creme solari ad alta protezione: nei primi 5 posti su Amazon ad esempio si trovano quelle del brand Armstrong con SPF 50+, seguite dai sieri Bionike Defence Sun SPF 50+, dai foto protettori ISDIN SPF 50+. Inoltre il fluido ad alta resistenza e protezione +50 de La Roche Posay Anthelios Shaka ed Age Correct, quest'ultimo con attivi anti-età e foto protettivi, ideale come trattamento giorno quotidiano anche come texture: il brand tra l'altro sta lanciando anche un packaging ecologico con il 45% di plastica in meno nel nuovo tubo Anthelios Latte Idratante SPF30/50+ rispetto a simili tubi di plastica. E lo spray protettore ed autoabbronzante (con SPF 50) di Australian Gold.
Fra le novità della bella stagione 2021 non mancano gli schermi solari ad hoc per ambienti inquinati e stick o sieri da passare solo sulle zone del viso esposte al sole e particolarmente indicati in città. Come UV-Defence Soin Solaire Urbain Jeunesse + Taches SPF 50 + della francese Filorga che oltre a ad uno schermo elevato contiene vitamina E antiossidante, estratto di luppolo e alghe brune contro le macchie solari. Puntano al rispetto per l’ambiente e alla biodiversità marina con una ridotta concentrazione di filtri solari le creme Intense Protect con SPF 50+ del brand Avène.
Le nuove formule solari SVR Sun Secure sono testate per rispettare zooplancton e fitoplancton, sono non ecotossiche e biodegradabili, sicure per gli oceani e per tutta la famiglia; tutta la gamma è protezione 50+ Tra gli ingredienti Niacinamide che protegge e ripara il DNA, un complesso antiossidante (Vitamina E + detoxophane) che protegge dallo stress ossidativo causato dai raggi VIS e IR.
Ha un SPF 30 ed è biodegradabile anche la nuova crema con formula minerale con ossido di zinco Capri Medium Protection, di Acqualaï.

Novità eco-bio sin dal packaging che sono da sempre invece nel dna dell'azienda italiana Davines: per l'estate 2021 Davines SU è protezione di capelli e corpo dal sole, ma anche dell'ambiente e della biodiversità con formulazioni che utilizzano un ingrediente attivo proveniente da Presidio Slow Food (il Chinotto di Savona) ricco di vitamina C, dall’azione antiossidante e antinfiammatoria e packaging in plastica PE bio-based, proveniente da fonti rinnovabili di origine vegetale e completamente riciclabile. Inoltre anche quest'anno collabora con raccolta fondi e donazioni a Sea Shepherd, l’organizzazione attiva nel contrastare la pesca illegale che minaccia la presenza di numerose specie ittiche nel Mar Mediterraneo.
Punta sugli estratti di papavero della California la nuova formula della crema solare di Erbolario con SPF 50+ e sono invece vegani al 100% e con ingredienti naturali al 99% gli schermi Clean Screen Mineral SPF 30 di Ren Clean Skincare. Schermo solare e antirughe è il siero E-Youth 50 Sun Cream Skin Perfusion SPF 50+ di Fillmed  contiene vitamina E anti-ossidante, vitamina B3 rigenerante cutaneo antinfiammatorio e lenitivo ideale come post-trattamento medico estetico, sarcosina attivo con una potente azione seboregolatrice per contrastare l’effetto pelle lucida dato dalle protezioni solari, filtri UVA e UVB. Il brand austriaco di clean beauty Ringana si affida esclusivamente a filtri solari come l'ossido di zinco e il biossido di titanio, che agiscono come piccoli specchi e riflettono la luce: la novità 2021 è FRESH sunscreen face medium SPF 15 un solare innovativo dedicato a viso e décolleté, senza filtri sintetici per la fotoprotezione. Shiseido va sul classico: il fondotinta compatto con schermo solare spf 30 da oltre 50 anni tra i prodotti must have e più imitati, per versatilità ed efficacia.
E' ora disponibile anche in Italia Altruist Sunscreen, il solare che, oltre ad avere un’altissima azione schermante grazie all’innovativo filtro Tinosorb A2B, aiuta i bambini in Africa affetti da albinismo. Dalla nascita dell’azienda nel 2016, per ogni tubetto venduto sono stati devoluti 10 centesimi in beneficenza, per un totale di oltre 225.000 GBP (250.000 euro) in prodotti, 30.000 tubetti di crema solare solo nel 2020. Altruist è stata fondata dal dermatologo Andrew Birnie e dall’economista David Westerbeek van Eerten: insieme hanno realizzato una crema solare di prima qualità e a prezzi accessibili, riducendo i margini di profitto e i costi di marketing non necessari. 

E' recente anche la proposta della Food and Drug Administation americano che si appresta a rivoluzionare le etichettature dei singoli prodotti solari in nome di una maggiore trasparenza, per aiutare i consumatori a fare scelte sempre più consapevoli. L’ente regolatore richiede ai fabbricanti di elencare i principi attivi contro i raggi ultravioletti sul fronte dei flaconi e non più solo nell’elenco degli ingredienti molto spesso illeggibili e difficilmente comprensibili. In pratica l'amministrazione statunitense ha pensato ad un etichetta ‘parlante’ per gli schermi solari con gli ingredienti attivi (quelli ad azione schermante) in vista, affianco al nome del prodotto ed al livello di schermatura (SPF), mentre nella sezione posteriore del flacone anche gli ingredienti non attivi, insieme a avvertenze, modo d’impiego, raccomandazioni e precauzioni su come comportarsi sotto il sole. Secondo il panel di esperti e cittadini coinvolti dall’FDA nelle consultazioni pubbliche, questa modifica consentirà ai consumatori di "confrontare più facilmente i prodotti, selezionare e scegliere ma anche, di conseguenza, evitare un determinato prodotto " sottolinea l’amministrazione. Le nuove linee guida sulle etichette parlanti hanno provocato molte reazioni, e non tutti sono d’accordo. Quanto i consumatori sono a conoscenza delle differenze fra un filtro e l’altro? Su Jama Dermatology c'è un nuovo sondaggio condotto negli Stati Uniti, pubblicato sullo stesso numero della rivista. Ad un panel di 47 consumatori è stato richiesto di scegliere alcuni schermi con etichette fittizie parlanti, impostate come proposto ora dall’FDA. Il 71% dei partecipanti alla prova non ha ritenuto tale elenco importante ed ha scelto il prodotto in base al fattore di protezione, mentre il 30% ha ritenuto tali nuove informazioni utili come fattore primario nella scelta. Cinque dei 47 volontari l’ha sfruttato per evitare alcuni ingredienti per motivi di salute personale ed 1 soggetto ha invece esaminato l'etichetta per cercare ingredienti sicuri per l'ambiente. La maggioranza perciò non bada agli ingredienti ma una fetta minoritaria sì e, a giudicare dai molti movimenti in difesa dell’ambiente e della clean beauty (la cosmetica vegetale) c’è da aspettarsi che crescerà.

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