Arrivo a scuola 15 minuti prima del
previsto e uscita subito dopo aver svolto gli esami, distanza di
2 metri dalla commissione d'esame, utilizzo della mascherina e
presenza, al momento del colloquio, di un solo accompagnatore:
le regole previste dal Protocollo di sicurezza per lo
svolgimento degli esami di maturità e di terza media saranno con
molta probabilità simili se non uguali a quelle dello scorso
anno. La grande novità è che quest'anno anche i ragazzini di
terza media sosterranno la loro prova in presenza e non a
distanza come avvenne nel giugno del 2020. Il Protocollo di
sicurezza dovrebbe essere confermato, almeno nelle grandi linee,
ma il lavoro è ancora in itinere. Da parte dei sindacati sono
arrivate, tuttavia, alcune richieste e suggerimenti di modifica
e implemento dell'impianto delle regole di svolgimento degli
esami. Per esempio la Cisl scuola suggerisce l'adesione
volontaria, per ciascun componente della commissione, candidato
o personale impegnato negli esami, di sottoporsi a tampone
rapido gratuito , entro le quarantotto ore precedenti
dall'inizio dei lavori della commissione o della prova d'esame;
il supporto sanitario - dice sempre la Cisl Scuola - potrebbe
essere affidato alla protezione Civile o alla Croce Rossa per
fare i tamponi rapidi sul posto a tutto il personale e agli
studenti. Sempre il sindacato guidato da Maddalena Gissi chiede
che ci sia un obbligo di utilizzo, per tutto il personale
scolastico, della mascherina chirurgica o FFp2 e che sia vietato
l'uso delle cosiddette mascherine di comunità. Intanto da oggi è
ripartita la campagna di vaccinazione ai docenti che era rimasta
in sospeso alcune settimane fa lasciando senza la prima dose
circa 400 mila prof. "In raccordo con la struttura commissariale
si è deciso da oggi la ripresa della somministrazione dei
vaccini a tutto il personale scolastico anche in vista
dell'avvio del nuovo anno scolastico; dobbiamo tornare ad una
nuova normalità partire dalla scuola", ha annunciato in question
time il ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi. E arrivano
notizie sul fronte della sperimentazione del vaccino Pfizer sui
giovanissimi: nei soggetti di 12-15 anni che hanno partecipato
allo studio di Fase 3 si sono visti risultati molto promettenti,
con un'efficacia del 100% e una risposta anticorpale molto
robusta, superiore a quella della fascia 16-25 anni. L'obiettivo
è iniziare il nuovo anno scolastico con gran parte della
popolazione scolastica vaccinata: per i ragazzi il vaccino
potrebbe essere pronto già a giugno mentre per i più piccoli
bisognerà attendere l'inizio della scuola. "Il governo pochi
giorni fa ha preso impegni precisi in quest'Aula: ventilazione
nelle aule, test periodici, igienizzazione, mascherine adeguate,
termo-scanner. Abbiamo chiesto un cronoprogramma affinché da
settembre, con le riaperture, questi impegni diventino
effettivi", ha detto oggi Marianna Madia, del Pd. Altro fronte
aperto è la difficile questione dei precari. E' nell'aria un
provvedimento che permetterebbe, con assunzioni per titoli, di
evitare di ritrovarsi con oltre 200 mila supplenti a settembre.
L'ipotesi più accreditata è prevedere per questi docenti precari
da tempo, una formazione continua durante l'anno e una
valutazione finale. Lo stesso ministro Bianchi, ieri, ha ammesso
un lavoro in corso con il Mef e lo stesso premier Mario Draghi
su questo tema.
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