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Joint venture svizzera-pugliese per centrale eolica offshore

Galileo e Hope, 35 pale da 525 MW fra Brindisi e Lecce

Redazione ANSA ROMA

Galileo, la piattaforma paneuropea per lo sviluppo delle energie rinnovabili (con sede a Zurigo), e Hope, l'azienda con sede tecnico-operativa a Bari, attiva nella progettazione di impianti rinnovabili e di idrogeno verde, hanno creato una Joint Venture per lo sviluppo di un grande progetto eolico offshore galleggiante in Puglia, con una potenza di 525 MW.

La società di scopo, Lupiae Maris Srl, realizzerà il progetto nel basso Adriatico, tra Brindisi e Lecce, con 35 turbine eoliche innovative della potenza di 15MW ciascuna. Grazie alla tecnologia dell'offshore galleggiante, che permette l'accesso a fondali più profondi rispetto a quella con fondamenta fisse, l'impianto sarà posizionato a diversi chilometri dalla costa, con una distanza maggiore rispetto ai progetti offshore convenzionali.

Tale particolare posizione consentirà di sfruttare una risorsa eolica più elevata e tra le più alte dell'Adriatico, riuscendo a produrre energia elettrica a costi molto competitivi nel comparto eolico offshore in Italia.

Lupiae Maris, infatti, sta sviluppando un sito produttivo che, capace di generare circa 1,5 miliardi di kWh, ossia il fabbisogno annuo di oltre 500.000 famiglie, troverà ampio spazio nel mix energetico nazionale, giacché permetterà di sostituire l'import di circa 150 milioni di metri cubi di gas naturale su base annua.

Ideato interamente in Puglia, il progetto, che ha avuto origine nell'autunno del 2020, sarà pronto per l'istanza di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) dopo il completamento degli studi su fondali, avifauna, cetofauna e paesaggistica.

Seguirà, nella prima metà del 2023, l'avvio della campagna di misurazione puntuale della risorsa eolica.

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