La Fondazione Casa Fratelli Tutti
ha presentato il masterplan Campo Laudato si', ispirato ai
principi dell'ecologia integrale definiti da Papa Francesco: un
concept progettuale che vuole cambiare volto all'ex Macrico,
area di 324mila metri quadrati al centro di Caserta di proprietà
della Chiesa e da anni abbandonata, e lanciarlo verso la
candidatura nella lista del Giubileo 2025. La tavola unica del
masterplan divisa in dieci piazze, 756 metri di percorsi
d'acqua, 511 alberi, 250mila metri quadri di verde e più di 40
mila metri quadri di edifici rigenerati, ha come obiettivo
principale la riqualificazione del territorio come soluzione al
degrado urbano. A realizzare il masterplan lo studio
Alvisi-Kirimoto. "Data la posizione urbanisticamente strategica
- afferma Alvisi - distante appena 15 minuti a piedi dal centro
cittadino, l'intervento rappresenta un punto nodale tra la
Reggia, il centro storico e le nuove aree di espansione, nonché
un potenziale polmone verde per la città. Il nostro intento è
quello di aderire al paradigma della 'città dei 15 minuti' che
promuove il miglioramento della qualità della vita,
l'abbassamento dei livelli di congestionamento da traffico e
l'abbattimento dell'inquinamento da CO2 e polveri sottili".
Simbolo di riconversione industriale, l'infrastruttura verde
coniuga gli obiettivi di rigenerazione con i punti programmatici
dell'enciclica Laudato si', comprendendo così le interazioni tra
l'ambiente naturale, la società, le sue culture, le istituzioni
e l'economia.
"Dove, per naturale - continua Alvisi - si vuole intendere la
volontà di ridurre l'impronta ecologica contribuendo a limitare
l'impatto dei consumi sull'ambiente, attraverso azioni volte
alla salvaguardia e alla valorizzazione di elementi ambientali
quali l'acqua, l'aria, la terra, la biodiversità, l'energia".
Per il professore Christian Iaione di Lab.gov, (LABoratorio per
la GOVernance dei beni comuni, spin-off non profit di studenti e
ricercatori della Luiss Guido Carli), a cui viene affidato il
compito di promuovere la valorizzazione del patrimonio dismesso
dell'area, la pianificazione strategica e l'attivazione di tutti
i processi di innovazione, "si tratta di un'idea progettuale
senza precedenti in Europa e forse nel Mondo, un modello in
linea con i principi della Costituzione e delle politiche
pubbliche eurounitarie, che ormai richiedono di orientare senza
tentennamenti gli investimenti pubblici e privati verso
obiettivi di sviluppo sostenibile, transizione ecologica e
tecnologica, cultura, educazione, accoglienza, inclusione, pace
e solidarietà"
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