"La rimodulazione della Lega Pro è
la parte legata alle scelte autonome di quella Lega. Altro è la
riforma del calcio italiano": lo ha detto a Potenza il
presidente della Figc, Gabriele Gravina, in visita allo stadio
"Viviani" per conoscere il progetto della nuova società
presieduta da Donato Macchia, che milita nel girone C della
Serie C.
Il numero uno del calcio italiano ha risposto alla
sollecitazione del presidente della Lega Pro, Francesco
Ghirelli, che ha prospettato alle società della Serie C una
riforma del campionato a partire dalla prossima stagione.
"La Lega Pro ha piena autonomia nella sua autodeterminazione,
nel predisporre una sua riformulazione del campionato e resta
nelle corde delle società fare valutazioni. Ma stiamo attenti a
non confondere le cose - ha ribadito Gravina - perché la riforma
del calcio italiano richiede responsabilità, è una rivoluzione
culturale molto più ampia rispetto alla singola rimodulazione
nella singola componente, che poi deve comunque essere
sottoposta al vaglio del consiglio federale".
E sull'ipotesi prospettata dal suo vicepresidente,
responsabile della terza serie, di voler attendere la stagione
2024-2025 per trasformare la C, Gravina ha aggiunto: "Ghirelli
può aspettare tutto il tempo che vuole. Io non entro nel merito
di quella valutazione. La rimodulazione della Lega Pro non avrà
nessun impatto su quella che sarà la riforma del campionato
futuro. Sono due aree completamente autonome e parallele e che
possono viaggiare tranquillamente insieme".
Sull'entrata nel calcio dell'imprenditore dell'eolico che ha
deciso di acquisire il Potenza, il giudizio di Gravina è netto:
"Posso dire abbracciatelo, fatelo prigioniero, tenetelo stretto.
Chi oggi ha questa incoscienza responsabile, come la definisco
io, di concedersi al territorio cullando l'entusiasmo
dell'ambiente, a mio avviso merita rispetto e considerazione".
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