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L'Italia pronta alla candidatura per l'Einstein Telescope

L'Italia pronta alla candidatura per l'Einstein Telescope

Bernini: 'L'annuncio con Meloni, sito individuato in Sardegna'

PADOVA, 07 marzo 2023, 16:35

Redazione ANSA

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(di Enrica Battifoglia) L'Italia è pronta ad annunciare la sua candidatura per ospitare l'Einstein Telescope, il nuovo grande strumento capace di ascoltare le onde gravitazionali con una precisione senza precedenti. "Presto" la candidatura sarà annunciata ufficialmente con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, ha detto il ministro dell'Università e la Ricerca, Anna Maria Bernini, nella Conferenza delle Addette e degli Addetti Scientifici e Spaziali organizzata nell'Università da Padova dal ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale.
    E' una scommessa per il nostro Paese, che si contende con l'Olanda la sede questa nuova finestra sull'universo, e alla quale "il governo crede molto", ha detto ancora Bernini. Il sito individuato per accogliere questa struttura è in Sardegna, nella miniera dismessa di Sos Enattos. Che questo sia il sito ideale "non lo diciamo solo noi, ma il premio Nobel Giorgio Parisi. Se lo dice lui ci crediamo e lavoriamo per questo con tutta la forza", ha detto ancora il ministro riferendosi al comitato scientifico istituito il 9 febbraio, del quale Parisi è presidente e del quale fa parte anche l'ambasciatore Ettore Sequi, già segretario generale del ministero degli Esteri.
    La candidatura italiana è il frutto di un gioco di squadra che vede in prima linea ministero di Università e Ricerca, Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) e Regione Sardegna.
    E' anche un progetto scientifico ambizioso: è "un osservatorio sotterraneo estremamente innovativo e sensibile attraverso il quale noi potremo studiare di più e meglio l'universo profondo, la materia oscura e l'energia oscura. C'è chi dice in maniera molto lirica che potremo sentire la musica dei buchi neri", ha aggiunto Bernini. E' anche trasversale a molti ambiti scientifici: "Non è solo un'affermazione della fisica fondamentale e teorica, c'è di tutto: cosmologia, astrofisica, ci sarà una grande valorizzazione di alcuni comparti come la meccanica, l'intelligenza artificiale, le tecnologie quantistiche, l'ottica. Immaginate tutto quello che girerà intorno a un'infrastruttura di ricerca del genere in termini di acquisizione di nuove tecnologie e ovviamente grande valorizzazione del territorio che la ospiterà. Noi ci crediamo moltissimo", ha sottolineato.
    Le infrastrutture della ricerca sono il biglietto da visita dell'Italia a livello internazionale, come è emerso dall'incontro di Padova, e fare in modo che siano un volano per nuove collaborazioni e progetti è uno dei compiti degli addetti scientifici: "Rappresentano il meglio del nostro Paese all'estero, sono un canale da e per l'Italia, per portare le migliori infrastrutture di ricerca, le migliori competenze e anche per trasferirle", ha rilevato il ministro.
    Per la presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr), Maria Chiara Carrozza, è fondamentale anche rendere internazionali i partenariati nati in Italia grazie al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr). "Sarà lo sforzo dei prossimi tre anni" e, ha aggiunto, "sarà anche compito degli addetti scientifici. E' indubbiamente una grande opportunità.
    Siamo in condizione di forza, è il momento di costruire dei rapporti". Un altro punto di forza della ricerca italiana sono i Big data, un settore in cui l'Italia ha una "opportunità enorme" per "fare grandi avanzamenti dal punto di vista scientifico e con importanti ricadute industriali", ha sottolineato il presidente del Cineca Francesco Ubertini. Il tecnopolo di Bologna è uno dei cinque centri nazionali di ricerca su cui l'Italia ha investito con il Pnrr. Che la ricerca generi ricchezza, infine, lo ha rilevato anche la presidente di Area Science Park, Caterina Petrillo: investire in ricerca, ha detto, significa "fare un investimento che genera valore".
   

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