"L'Afghanistan è un Paese
profondamente in crisi economica, umanitaria e dei diritti umani
e non potrà risollevarsi senza il contributo di metà della
popolazione, le donne". Lo ha detto l'ambasciatrice italiana
Natalia Quintavalle, a margine della conferenza degli
ambasciatori italiani alla Farnesina.
"Le donne sono escluse dalla vita civile e dal lavoro, è loro
vietata l'educazione e ora anche l'accesso all'Università - ha
ricordato Quintavalle -, ciò rende difficile il dialogo con i
talebani". "Le donne e la popolazione intera, che vive una
condizione difficilissima con il 90% degli abitanti al di sotto
della soglia di povertà, ci chiedono di ascoltare la loro voce -
ha detto ancora l'ambasciatrice - perché il loro timore è che
l'attenzione nei confronti dell'Afghanistan scompaia dall'agenda
internazionale". "Un rischio reale - dice ancora Quintavalle -
di fronte a crisi come quella in Ucraina". "Per questo come
Italia e come Unione Europea continuiamo a sostenere gli sforzi
umanitari per alleviare la sofferenza di una popolazione allo
stremo ma - ha aggiunto l'ambasciatrice - bisogna fare di più".
"Il Paese - ha concluso Quintavalle - ha bisogno soprattutto
di stabilità economica, difficile da raggiungere in una
situazione in cui non si hanno rapporti con l'autorità de
facto".
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