Con la Direzione generale per la
diplomazia pubblica e culturale della Farnesina "si è voluto
ottimizzare insieme strumenti di proiezione del soft power
italiano all'estero, e la cultura è l'asset più forte di questo
soft power, su cui fare affidamento". Lo ha detto l'ambasciatore
Pasquale Quito Terracciano, capo della Direzione generale, nel
corso del Forum ANSA 'Italia superpotenza culturale, il ruolo
della Farnesina'.
Il Forum si svolge alla vigilia della Conferenza dei
Direttori e delle Direttrici degli Istituti Italiani di Cultura
all'estero che si terrà a Napoli al Teatro San Carlo, il 28 e il
29 luglio, durante il quale tra l'altro si rifletterà "sul
contributo che le realtà territoriali possono dare alla nostra
proiezione culturale" all'estero.
L'incontro "sarà una riflessione su qual è il racconto
dell'Italia che vogliamo fare all'estero, qual è la nuova
immagine dell'Italia, come superiamo gli stereotipi e come ci
poniamo come faro di valori che vogliamo promuovere a livello
globale", ha spiegato Terracciano.
"L'Italia non è nuova ad usare la cultura come strumento di
proiezione dei propri interessi e valori" e "oggi vogliamo dare
maggiore vigore alla proiezione di questo soft power con la
creazione della nuova Dg che mette insieme la rete culturale
all'estero con istituti cultura, scuole, missioni archeologiche,
la collaborazione con l'Unesco e la comunicazione nel senso
ampio del termine", che contempla "la capacità di reagire alla
disinformazione e alla guerra ibrida che si combatte contro le
fake news", ha argomentato l'ambasciatore.
La nuova Direzione promuove inoltre la candidatura italiana
nelle organizzazioni internazionali, perché "essendo un Paese
che da sempre ha creduto e scommesso sul multilateralismo
efficace, la presenza italiana nelle organizzazioni
internazionali è un modo per rafforzarlo".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA