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ANSA/A Napoli la conferenza degli Istituti di Cultura all'estero

ANSA/A Napoli la conferenza degli Istituti di Cultura all'estero

Terracciano: 'Siamo una superpotenza, valorizziamo i territori'

ROMA, 25 luglio 2022, 19:40

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"L'Italia è una superpotenza culturale" che va promossa in quanto tale, non necessariamente legandola agli aspetti commerciali, ma con un "messaggio subliminale", quello della cultura appunto, che automaticamente porta con sé "una serie di altri messaggi". Lo sostiene l'ambasciatore Pasquale Quito Terracciano, capo della Direzione generale per la diplomazia pubblica e culturale della Farnesina, nel corso di un Forum ANSA tenutosi in vista della Conferenza dei Direttori e delle Direttrici degli Istituti Italiani di Cultura all'estero, che si terrà al Teatro San Carlo di Napoli il 28 e il 29 luglio.
    "Chi ama l'Italia - spiega l'ambasciatore - è perché ama la sua cultura, vorrà andare in Italia, comprare i prodotti italiani e così via". Promuovere l'Italia sul piano culturale va quindi "fatto senza remore e con l'orgoglio di poter dire che siamo una superpotenza. Non perché abbiamo armi nucleari ma perché abbiamo una cultura 'nucleare' che si alimenta in continuazione, ha una forza propulsiva che si autogenera".
    Al momento gli istituti di cultura nel mondo sono 84, "e vogliamo portarli a 90", assicura l'ambasciatore annunciando l'apertura "nei prossimi mesi di nuove sedi ad Almaty e ad Amman, e nei mesi successivi apriremo a Miami, Sarajevo, Bangkok e Hanoi". L'incontro di Napoli - occasione anche per avviare le celebrazioni per il centenario del primo istituto di cultura italiano a Praga - "sarà una riflessione su quale racconto dell'Italia vogliamo fare all'estero, qual è la nuova immagine dell'Italia, come superiamo gli stereotipi e come ci poniamo come faro di valori che vogliamo promuovere a livello globale".
    E' la prima volta che la Conferenza dei Direttori e delle Direttrici degli Istituti di cultura si tiene fuori dalla cornice istituzionale della Farnesina. Con la scelta del capoluogo partenopeo, spiega ancora Terracciano, "vogliamo anche riflettere sul contributo che le realtà territoriali possono dare alla nostra proiezione culturale" all'estero. "Vogliamo uscire dall'ambito prestigioso ma ristretto della nostra capitale per aprirci alle realtà locali partendo da una molto dinamica, propositiva e giovane come quella di Napoli".
    Molti gli eventi che affiancheranno la Conferenza di Napoli, come la visita alla Reggia di Capodimonte e al Real Bosco e quella alla Fondazione "Made in Cloister", già a partire dal pomeriggio del 27 luglio. Giovedì 28 i lavori entreranno nel vivo con l'introduzione dello stesso Terracciano e l'intervento del sottosegretario agli Esteri Benedetto della Vedova. Si parlerà, tra le altre cose, di "lingua, scuole, patrimonio, comunicazione": "Vorrei che sempre più attraverso la cultura italiana ci sia una calamita per la lingua italiana, che può essere una scelta culturale" che "ha un grandissimo potenziale", ha spiegato l'ambasciatore all'ANSA sottolineando anche "l'importanza della promozione italiana attraverso le scuole italiane" sia statali che paritarie.
    La prima giornata terminerà con La Traviata al Teatro San Carlo. Quella di venerdì si aprirà con una visita guidata alle Gallerie d'Italia nel Palazzo del Banco di Napoli. E non mancherà nelle due giornate un tributo alla letteratura napoletana. I lavori saranno chiusi dai ministri degli Esteri Luigi Di Maio, della Cultura Dario Franceschini e dal sindaco di Napoli Gaetano Manfredi.
   

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