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Auto: Deloitte, 78% italiani vuole lasciare benzina e diesel

Auto: Deloitte, 78% italiani vuole lasciare benzina e diesel

Ma prezzi e geopolitica rallentano la corsa dell'elettrico

05 gennaio 2023, 15:16

Redazione ANSA

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© ANSA/EPA

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ANSA Motori - MILANO, 05 GEN - La mobilità globale sarà sempre più elettrica, ma con importanti distinzioni a livello nazionale e con molte incognite legate allo scenario geopolitico, che tenderanno a rallentare la transizione ecologica del settore automotive. Lo afferma la ricerca Global Automotive Consumer Study 2023, che Deloitte conduce ogni anno su oltre 26.000 consumatori in 24 Paesi con l'obiettivo di fare luce sulle tendenze e variabili più rilevanti nella trasformazione del settore automotive.
    Secondo lo studio continua a crescere la preferenza per i veicoli alternativi a benzina e diesel, con l'Italia in testa alla classifica dei consumatori attenti alla sostenibilità: il 78% che vorrebbe passare all'elettrico La crisi della 'supply-chain' ha reso comunque i consumatori più pazienti: un italiano su 3 sarebbe oggi disposto ad aspettare 5 (o più) settimane per la consegna del veicolo. La fiducia dei consumatori è ancora principalmente riposta nelle concessionarie, mentre è più contenuta la fiducia verso brand e case produttrici (14%). Per le funzioni di connettività avanzata, gli italiani ricercano innanzitutto soluzioni "a consumo" (61%), mentre solo una quota minima (7%) dimostra preferenze per formule in abbonamento. "L'industria automotive sta affrontando una delle fasi più complesse della propria storia, ma al tempo stesso continua ad evolvere e avanzare, cercando di trasformare le numerose sfide in nuove opportunità - commenta afferma Franco Orsogna, automotive leader di Deloitte central mediterranean - e anche l'edizione 2023 del Gacs ci conferma come la strada verso il nuovo paradigma della mobilità elettrica sia ormai tracciata, sebbene i prezzi di listino ancora elevati rappresentino uno dei freni più importanti per la diffusione dei veicoli elettrici nel mercato. Tuttavia, al netto dei diversi eco-incentivi, il fattore prezzo può essere controbilanciato anche dal forte desiderio dei consumatori di ridurre sistematicamente i costi di rifornimento e utilizzo del veicolo, un aspetto amplificato dai rincari energetici che hanno contraddistinto il 2022", conclude Orsogna.
   

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