Le attività di cantiere sono
iniziate alla fine del mese di maggio 2021 con il primo
sondaggio geognostico e si sono concluse nel maggio 2023 con
l'ultimo campionamento. Ogni monitoraggio, generalmente, prevede
un periodo di tempo tanto per il campionamento quanto per le
analisi di laboratorio: per le acque superficiali, ad esempio, è
stato necessario circa un anno di tempo. I risultati della
relazione finale sono, oggi, in mano al Ministero e alla Regione
Abruzzo.
Sono stati oggetto di indagine i territori dei comuni di Bussi
sul Tirino, Popoli, Tocco da Casauria, Castiglione a Casauria,
Bolognano, Torre de' Passeri, Alanno, Scafa, Manoppello e
Rosciano, in provincia di Pescara, e Chieti.
Le zone pubbliche interessate dall'opera di caratterizzazione
ambientale hanno riguardato l'area occupata dalla discarica in
località "Tre Monti", la Stazione ferroviaria di Bussi Sul
Tirino e le pertinenze dell'Anas, dell'Aca (azienda
acquedottistica) e delle altre ditte operanti in zona; il polo
chimico industriale e altri siti produttivi situati nel comune
di Bussi sul Tirino (includendo sia gli impianti attivi che
quelli dismessi), nonché le aree di pertinenza privata esterne
al perimetro degli stabilimenti tra le quali quelle interessate
dalle discariche 2A e 2B situate lungo la valle del fiume Trino;
il campo pozzi "Colle Sant'Angelo"; il sito industriale dismesso
ex Montecatini in località Piano d'Orta di Bolognano; le aree di
sedimentazione in prossimità degli sbarramenti idroelettrici
presenti sul fiume Pescara e i successivi rilasci.
Le tipologie di campioni prelevate sono derivate da terreni di
sondaggio e trincea, top soli (ossia terreno di superficie),
sedimenti fluviali, rifiuti interrati e in alveo, acque
superficiali e sotterranee, tronchetti nell'ambito delle
attività di phytoscreening - intendendo lo screening effettuato
tramite vegetazione - e di soli gas.
Il sito di interesse comunitario di 232 ettari non ha ancora una
perimetrazione completa, lasciando fuori aree con ogni
probabilità inquinate, su cui mancano analisi delle sostanze e
l'individuazione dei responsabili; ed ancora non si ha uno
studio epidemiologico aggiornato e completo sugli effetti per la
salute di circa 400.000 persone che vivono sul territorio e
hanno bevuto per anni l'acqua contaminata delle falde. Nel 2011
il Ministero dell'Ambiente ha stanziato 50 milioni di euro per
il primo intervento di bonifica.
Le discariche scoperte nel 2007 dall'allora Corpo forestale
dello Stato si trovano nella località Tre Monti: 185 mila metri
cubi di inquinanti come cloroformio, tetracloruro di carbonio,
esacloroetano, tricloroetilene, triclorobenzeni, metalli
pesanti, a cui ha fatto seguito la scoperta di discariche nei
terreni tra il centro abitato e l'insediamento industriale,
salite alla ribalta delle cronache come "2A" e "2B", e poi
ancora, a valle e lungo il fiume Pescara, dei siti di Piano
d'Orta, nel comune di Bolognano.
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