Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Microalghe alleate delle cantine vinicole 'zero waste'

Microalghe alleate delle cantine vinicole 'zero waste'

Processo biologico messo a punto dall'Università di Venezia

VENEZIA, 23 novembre 2022, 14:58

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Anche le cantine vinicole più piccole possono chiudere il cerchio, trasformando gli scarti in risorse. L'Università Ca' Foscari Venezia, infatti, ha messo a punto un processo biologico per sfruttare al 100% le fecce, cioè i residui depositati dopo la fermentazione del vino, e i fanghi prodotti dal trattamento biologico delle acque reflue della vinificazione.
    L'innovativo sistema di depurazione è un sistema biotecnologico accoppiato (digestione anaerobica-microalghe) applicabile in loco dall'azienda vinicola. Il fotobioreattore è ottimizzato per la coltura di una microalga in grado di crescere su digestato liquido non diluito, riducendone la concentrazione di azoto ammoniacale e producendo biomassa valorizzabile come biostimolante o ai fini energetici. La trasformazione anaerobica inoltre restituisce biogas che può essere impiegato anch'esso come fonte di energia.
    Le ideatrici sono la professoressa Cristina Cavinato e Paolina Scarponi, biotecnologa che durante il dottorato di ricerca a Ca' Foscari si è occupata proprio dello sviluppo di questo processo.
    "Il processo di economia circolare assicura diversi vantaggi ai produttori vinicoli - spiega Cavinato - innanzitutto, il trattamento efficiente della feccia di vinificazione assieme ai fanghi può essere gestito in loco, abbattendone i costi di smaltimento. Inoltre, lo scarto viene valorizzato in prodotti ad alto valore aggiunto, i reflui vengono fitodepurati e tornano in circolo".
    Il brevetto ha già visto nelle fasi di test la collaborazione con un'azienda vinicola (Serena Wines 1881 srl), che ha fornito la materia prima sulla quale si è potuto mettere a punto la tecnologia di recupero di alcuni scarti dei processi di vinificazione.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza