(ANSA) - PERUGIA, 03 GIU - La Giunta regionale dell'Umbria,
su proposta dell'assessore alla Salute e alle Politiche sociali,
Luca Coletto, ha dato mandato al servizio regionale competente
di emanare un avviso pubblico per l' ammontare di risorse pari a
1 milione 183 mila euro, a sostegno di progetti presentati da
organizzazioni di volontariato e associazioni di promozione
sociale, finalizzati alla prevenzione della salute,
all'inclusione sociale e al rafforzamento dei servizi sociali.
Le risorse - spiega l'assessore - sono stanziate tramite un
decreto del Ministero del lavoro e delle politiche sociali n. 9
del 29 gennaio 2021 - Accordo di programma per il sostegno allo
svolgimento di attività di interesse generale da parte di
organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione
sociale e fondazioni del Terzo settore.
Queste le tematiche nell'ambito delle quali potranno essere
presentati progetti: "porre fine ad ogni forma di povertà:
quindi rinforzare la resilienza dei poveri e di coloro che si
trovano in situazioni di vulnerabilità e ridurre la loro
esposizione e vulnerabilità, promuovere attività di recupero
delle eccedenze alimentari, anticipare e individuare situazioni
di fragilità e di bisogno che possano coinvolgere anche fasce di
popolazione particolarmente esposte come ad esempio i minori,
gli anziani soli, le persone non autonome in situazioni di
precarietà economica, rafforzare i legami di vicinanza e di
supporto anche attraverso processi di mutuo-aiuto, contrastare
condizioni di fragilità e di svantaggio della persona al fine di
intervenire sui fenomeni di marginalità e di esclusione sociale,
contrastare le solitudini involontarie specie nella popolazione
anziana attraverso iniziative e percorsi di coinvolgimento
attivo e partecipato; offrire risposte a bisogni di prima
necessità e di pronto intervento
anche finalizzate alla costruzione di un progetto
personalizzato;
assicurare la salute e benessere attraverso lo sviluppo della
cultura del volontariato, in particolare tra i giovani, il
sostegno all'inclusione sociale, in particolare delle persone
con disabilità e non autosufficienti, la prevenzione e il
contrasto delle dipendenze, ivi inclusa la ludopatia".
Inoltre - è detto in una nota della Regione - il benessere per
tutti e per tutte le età: in questo ambito sono previsti
progetti per il contrasto delle condizioni di fragilità e di
svantaggio della persona al fine di intervenire sui fenomeni di
marginalità e di esclusione sociale, delle solitudini
involontarie specie nella popolazione anziana attraverso
iniziative e percorsi di coinvolgimento attivo e partecipato.
Lo sviluppo e promozione di programmi e/o attività di educazione
alimentare, la promozione e sviluppo della cultura della salute
e della prevenzione, anche con riferimento al tema degli
incidenti stradali, lo sviluppo e rafforzamento dei legami
sociali, da promuovere all'interno di aree urbane o extraurbane
disgregate o disagiate, promozione dell'attività sportiva,
rafforzamento della prevenzione dell'uso di sostanze
stupefacenti e del consumo nocivo di alcol, in particolare tra i
giovani, l'accrescimento della consapevolezza per l'abilitazione
e lo sviluppo delle competenze per favorire l'autonomia delle
persone con disabilità grave e una migliore gestione della vita
quotidiana, anche attraverso tirocini per l'inclusione sociale.
Fornire un'educazione di qualità equa, ed inclusiva e
opportunità di apprendimento permanente per tutti: la
progettazione in questo ambito dovrà riguardare la promozione
della partecipazione e del protagonismo dei minori e dei
giovani, perché diventino agenti del cambiamento, la promozione
e sviluppo dell'integrazione sociale e dell'educazione
inclusiva, di azioni volte ai bisogni dell'infanzia, alle
disabilità e alla parità di genere ambienti dedicati
all'apprendimento che siano sicuri, non violenti e inclusivi per
tutti.
Ridurre le ineguaglianze: quindi sviluppo di azioni che
facilitino l'accesso alle misure di sostegno e ai servizi già
disponibili nel sistema pubblico e privato cittadino, sostegno
scolastico al difuori dell'orario scolastico ed extrascolastico,
sviluppo di forme di welfare generativo di comunità anche
attraverso il coinvolgimento attivo e partecipato in attività di
utilità sociale dei soggetti che beneficiano di prestazioni di
integrazione e sostegno al reddito. (ANSA).