Gli oratori quali spazi educativi
e di aggregazione, svolgono un "importante servizio di
prossimità, di sostegno e di integrazione sociale alle giovani
generazioni e alle loro famiglie": a riconoscimento di questo
"importante ruolo" la Giunta regionale ha stabilito di assegnare
alla Regione ecclesiastica Umbria-Conferenza episcopale umbra, a
titolo di contributo, 250 mila euro, 50 mila in più dello scorso
anno.
Contestualmente l'esecutivo su iniziativa dell'assessore alle
Politiche sociali, Luca Coletto, ha approvato lo schema di
convenzione, tra Regione Umbria, Conferenza episcopale umbra e
Anci Umbria che, in qualità di organismo di raccordo con le Zone
sociali ed i singoli Comuni, collabora all'armonizzazione degli
interventi rivolti ai minori, adolescenti e giovani, fornendo
anche il suo parere sui progetti delle Diocesi umbre.
"In Umbria - ha sottolineato la presidente della Regione,
Donatella Tesei - gli oratori sono una realtà importante, con
oltre 159 strutture nelle otto diocesi, oltre 27 mila minorenni
censiti dalle associazioni oratoriali e circa 4 mila maggiorenni
che partecipano alle attività proposte dai gruppi oratoriali
diffusi su tutto il territorio regionale. Per fasce di età gli
ultimi dati disponibili ci dicono che il 42 per cento è
rappresentato da ragazzi, il 58 per cento da ragazze e circa il
25 per cento da giovani con background migratorio. Abbiamo
dunque voluto impegnare risorse provenienti dal bilancio
regionale 2023, per valorizzare la funzione sociale, educativa e
formativa svolta dalle parrocchie e dagli istituti religiosi
cattolici attraverso gli oratori, nell'ambito del percorso di
crescita e formativo rivolto ai minori, agli adolescenti e ai
giovani".
"L'art. 280 della legge regionale 11/2015 - ha precisato
l'assessore Coletto - riconosce il ruolo importantissimo degli
oratori che è anche riaffermato nella legge 1/2016 'Norme in
materia di politiche giovanili', prevedendo una rappresentanza
degli oratori umbri all'interno della consulta regionale dei
giovani. Con le risorse stanziate dal bilancio regionale sono
finanziabili interventi e servizi, sociali, formativi ed
educativi, rivolti ai soggetti in età minore, agli adolescenti e
ai giovani, tra cui attività di promozione e sostegno per lo
svolgimento delle funzioni sociali ed educative, allestimento di
centri ricreativi e sportivi, percorsi di recupero a favore di
soggetti a rischio di emarginazione sociale, di devianza in
ambito minorile, di disabilità, manutenzione straordinaria e
riadattamento di immobili adibiti ed utilizzati come luogo di
incontro, percorsi di formazione sociale".
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