(ANSA) - PERUGIA, 23 FEB - Chiamati in seconda Commissione
dell'Assemblea legislativa, presieduta da Valerio Mancini, per
un giudizio e per eventuali proposte sul disegno di legge di
iniziativa della Giunta regionale che tratta il tema
dell'agricoltura sociale, i rappresentanti di Cia, Coldiretti e
Confagricoltura hanno espresso un parere sostanzialmente
positivo e di condivisione per i contenuti del documento.
Secondo quanto riferisce Palazzo Cesaroni, Andrea Palomba
(Cia), Albano Agabiti (Coldiretti) e Paolo Alunno Rossetti
(Confagricoltura) hanno unitamente espresso soddisfazione per la
predisposizione di un testo con regole chiare e definite per
l'esercizio delle attività di un settore considerato importante
a livello economico occupazionale e quindi strategico
soprattutto per le aree marginali alle prese con un pericoloso
spopolamento. Nel sottolineare i risultati raggiunti anche
grazie a una adeguata partecipazione dei soggetti interessati in
fase di predisposizione delle norme, gli esponenti delle tre
importanti associazioni di categoria hanno auspicato una sempre
più marcata semplificazione burocratica e documentale. È stato
quindi chiesto un iter veloce della legge in Commissione per
arrivare quanto prima all'approvazione della stessa.
In proposito, il presidente Mancini, unitamente ai commissari
presenti ha assicurato di lavorare per licenziare l'atto in
Commissione nella metà del prossimo mese di marzo.
Il Ddl dell'Esecutivo mira ad adeguare il quadro normativo
alla legge nazionale di riferimento di un settore definito
fondamentale per l'inclusione sociale e la qualità della vita
nelle zone rurali. Tra gli obiettivi principali, quello di
rafforzare la funzione sociale svolta dall'agricoltura rendendo
protagoniste le aziende del settore che coniugano le proprie
funzioni produttive con lo svolgimento di attività di carattere
sociale. Sono previste misure finalizzate a incentivare
interventi e servizi sociali, socio-sanitari, educativi e di
inserimento socio-lavorativo, da parte di imprenditori agricoli
in forma singola o associata e di cooperative sociali. Punti
chiave del disegno di legge: il riconoscimento degli operatori
di agricoltura sociale; la valorizzazione dei beni immobili del
patrimonio regionale; la diffusione dei prodotti agroalimentari
provenienti dalle fattorie sociali e il loro impiego anche nelle
mense pubbliche, scolastiche e ospedaliere; l'attenzione
all'imprenditoria femminile e ai giovani agricoltori; la
formazione per la qualificazione dei servizi erogati. Previsto
un elenco regionale delle fattorie sociali e un logo distintivo
che le identifichi. Viene anche prevista la costituzione, presso
l'Assessorato alle Politiche agricole e agroalimentari, di un
Osservatorio regionale con lo scopo di attivare un tavolo
permanente di confronto con gli attori pubblici e privati del
settore. (ANSA).