(ANSA) - PERUGIA, 15 FEB - Con quattro voti dei commissari di
maggioranza (Mancini, Pastorelli, Puletti-Lega, Peppucci-Fi) e
tre astensioni di quelli della minoranza (Bettarelli-Pd, De
Luca-M5s-, Fora-Patto civico), la Seconda commissione consiliare
regionale, presieduta da Valerio Mancini, ha dato il via libera
al disegno di legge, predisposto dalla Giunta, concernente la
"Disciplina dell'assegnazione delle concessioni di grandi
derivazioni idroelettriche in Umbria e determinazione del
canone".
Già nelle precedenti riunioni della commissione, anche alla
presenza dell'assessore Roberto Morroni e di tecnici
dell'assessorato, erano stati accolti e votati alcuni
emendamenti di carattere sostanziale, riferisce una nota della
Regione.
Rispetto al testo originario, in conseguenza degli emendamenti
sottoscritti dai consiglieri Carissimi, primo firmatario,
Mancini, Pastorelli, Puletti-Lega; Peppucci-Fi, ed in accordo
con l'assessorato è stata innalzata la misura della componente
fissa del canone dovuto dai titolari di concessione a 42 euro
per ogni chilowatt di potenza nominale media annua di
concessione, in sostituzione dei 40 euro previsti.
È stata poi introdotta nella legge la disposizione
finalizzata a destinare una quota delle entrate derivanti dalla
componente fissa dei canoni ai Comuni territorialmente
interessati dagli impianti di grande derivazione. Viene quindi
stabilito che dal 2024 le risorse da trasferire annualmente ai
Comuni, territorialmente interessati dagli impianti, è pari al
35 per cento delle entrate relative alla componente fissa dei
canoni previsti in bilancio. In tal modo si incrementano le
risorse in favore dei Comuni di euro 2 milioni 97mila euro
rispetto a quanto previsto dalla normativa vigente. Approvato,
sempre nella precedente riunione, anche un sub-emendamento
promosso da De Luca e Fora e poi sottoscritto da tutti gli altri
membri della Commissione, che specifica, con criteri di
oggettività, i Comuni a cui dovrà essere corrisposta la quota
dei canoni di concessione applicati alle grandi derivazioni
idroelettriche. Verranno ricompresi tutti i Comuni in cui
sussiste non solo la presenza di impianti, ma anche quelli in
cui sussiste la presenza di opere idrauliche funzionalmente
collegate a tali impianti e che ne costituiscono parte
integrante. Previsto anche l'inserimento nella legge della
clausola valutativa, utile per la valutazione dell'attuazione e
degli effetti degli interventi previsti. I commissari di
minoranza hanno motivato il loro voto di astensione sull'atto,
annunciando la presentazione in Aula di nuovi emendamenti
definiti ulteriormente migliorativi della legge.
Il documento, in sintesi, recepisce ed attua normative
europee e nazionali che riguardano, tra l'altro, l'espletamento
di gare con procedure a evidenza pubblica per l'individuazione
degli operatori economici. Attraverso questo atto legislativo
vengono introdotte modifiche significative nel settore della
produzione di energia dalle risorse idriche. Due gli obiettivi
principali: il perseguimento della massima sostenibilità
ambientale e, attraverso la rimodulazione dei canoni, la
garanzia di maggiori introiti a beneficio dei territori.
L'atto approderà in Aula, per il voto finale, nella seduta
consiliare del prossimo 28 febbraio. Relatori saranno: Valerio
Mancini (maggioranza) e Thomas De Luca (minoranza).
Intervenendo nelle dichiarazioni di voto, si è registrata una
sostanziale condivisione rispetto al contenuto finale del
documento. Thomas De Luca (M5S) ha ribadito la volontà di
presentare in Aula alcune proposte contenute inizialmente negli
emendamenti promossi dal consigliere Carissimi ("poi mitigate
nell'interlocuzione con la Giunta") su cui lo stesso consigliere
pentastellato ha ricordato di aver apposto la sua firma, e che
riguardavano, in principal modo, la percentuale dei canoni da
destinare al territorio e l'utilizzo delle risorse. De Luca dopo
aver riconosciuto che ci sono stati comunque "robusti interventi
migliorativi sul testo originario" ha sottolineato che "sul tema
c'è ancora uno spazio sul quale - ha ribadito - siamo pronti ad
intervenire direttamente in Aula".
Il capogruppo della Lega, Stefano Pastorelli ha, tra l'altro,
ringraziato gli uffici di Giunta ed Assemblea legislativa per il
lavoro svolto sottolineando poi la sua "soddisfazione per le
importanti proposte migliorative alla legge da parte del gruppo
Lega ed in maniera particolare da Daniele Carissimi. Questa
maggioranza porta a casa un atto molto importante per i
territori e per i cittadini". Per Andrea Fora (Patto civico),
"la Commissione ha dimostrato una grande responsabilità
complessiva. Rivendico appieno questo risultato - ha detto - che
ci ha visto lavorare uniti ed insieme, restando comunque
convinto che il testo può essere ancora migliorato e per questo
proporremo nuovi emendamenti in Aula, auspicandone ovviamente la
condivisione".
Michele Bettarelli (Pd) ha tra gli altri ringraziato il
consigliere Carissimi che - ha detto - "ha svolto un importante
lavoro con cura e determinazione. Il nostro voto di astensione
va visto in forma propositiva. La nostra relazione in Aula terrà
conto del buon lavoro svolto, ma conterrà anche nuove proposte
migliorative. Grazie anche al presidente Mancini per aver
portato a termine in tempi brevi l'iter di una legge molto
importante".
Il presidente Valerio Mancini, a sua volta, ha ricordato come il
disegno di legge in questione abbia avuto un iter molto veloce
in Commissione: "grazie al lavoro responsabile di tutti - ha
detto - abbiamo guadagnato un mese di tempo che rappresenta
un'azione molto importante per i cittadini. Come Lega e anche
come Commissione abbiamo detto e scritto che le grandi compagnie
devono prevedere maggiori risorse per la Regione e quindi per i
territori, anche per quelli dove non insistono direttamente gli
impianti, ma comunque le infrastrutture funzionali ad essi.
Anche su questo atto - ha concluso Mancini - , la nostra
Commissione, come in altre importanti occasioni, ha trovato una
sintesi politica ottimale". (ANSA).