(ANSA) - PERUGIA, 31 GEN - "Avete ereditato una sanità in
ottimo stato, come rilevato anche dal Commissario inviato dal
Ministero": lo ha sottolineato Fabio Paparelli, portavoce delle
opposizioni in Assemblea legislativa e consigliere regionale del
Pd, intervenuto in Aula nel dibattito sui conti della sanità.
"La presidente - ha rilevato Paparelli - ha detto di aver
ereditato una sanità annichilita da Sanitopoli. La realtà è che
nessun professionista ha lasciato l'Umbria mentre con la nuova
Giunta molti medici hanno lasciato la regione. Le liste di
attesa sono abnormi e alcune sono proprio chiuse. I pazienti
devono scegliere se rinunciare alle cure, fare centinaia di
chilometri oppure andare dal privato. La rete ospedaliera
lasciata dal centrosinistra era completamente rinnovata. La
spesa sanitaria non era fuori controllo e non c'erano buchi nel
bilancio. Invece di intervenire sulle criticità che c'erano, le
avete aggravate. La nostra spesa farmaceutica era tra le più
basse delle Regioni italiane mentre ora è tra le più alte. Tutti
i bilanci del passato sono stati parificati dalla Corte dei
conti, nelle cui relazioni ci sono i dati che smentiscono le
ricostruzioni della presidente. È vero che anche nelle altre
Regioni c'è deficit ma altrove la sanità almeno funziona. I
fondi che abbiamo usato per garantire servizi erano quelli
aggiuntivi che ci venivano riconosciuti come premialità in
quanto Regione benchmark. La Corte dei conti attesta inoltre che
la mobilità passiva è esplosa negli ultimi anni. La spesa per
gli amministrativi è il 4,45% del personale e non certo il 20%
come affermato dalla presidente".
Secondo Paparelli "la madre di tutte le inefficienze è la
precarietà dei direttori regionali, cosa che rende impossibile
fare la programmazione". "Una precarizzazione degli apicali - ha
proseguito - che ha indebolito anche le aziende sanitarie e
ospedaliere. Il Piano sanitario continua a non essere stato
approvato. La convenzione con l'Università è un altro capolavoro
negativo. Gli ospedali di base sono sette ed hanno 341 posti
letto. Il vostro libro bianco ha operato una mistificazione,
facendoli apparire più efficienti di quello che sono. Sono stati
spesi 52 milioni di euro in più per beni e servizi senza che sia
chiaro a cosa siano serviti. Andava ridefinito il destino dei
piccoli ospedali, per i quali mancano fondi e anche personale. I
costi per i ricoveri nelle strutture convenzionate non sono gli
stessi per i ricoveri nelle strutture pubbliche. La mobilità
passiva non si recupera con i posti letto della case di cura
private e le differenze tra Perugia e Terni lo dimostrano.
L'assessore e la presidente - ha concluso Paparelli - ritengono
ci sia un sovrannumero di personale amministrativo e medici, ma
i numeri dei bilanci sono diversi". (ANSA).