La terza Commissione
dell'Assemblea legislativa, presieduta da Eleonora Pace, ha
proseguito i lavori di istruttoria sulle proposte di legge in
materia di "Parità retributiva tra i sessi, sostegno
dell'occupazione e dell'imprenditoria femminile di qualità,
valorizzazione delle competenze delle donne", di iniziativa dei
consiglieri del Partito democratico Fabio Paparelli, Simona
Meloni e Tommaso Bori, e "Norme per la valorizzazione e la
diffusione della cultura scientifica e tecnologica", del
consigliere Andrea Fora, Patto civico per l'Umbria. Per entrambe
saranno predisposte audizioni con i soggetti interessati.
Da parte del consigliere Valerio Mancini (Lega) - riferisce
Palazzo Cesaroni - sono state chieste audizioni anche con i
responsabili della sanità regionale per sapere quali risultati
ha prodotto il tavolo tecnico sulle cure domiciliari e
chiarimenti circa la possibilità che possano essere
somministrati vaccini anche dopo la data di scadenza indicata.
"Necessario - secondo Mancini - sapere se ci sono dei rischi o è
invece garantito che principio attivo ed eccipienti vari
rimangano inalterati, anche perché si continua a parlare di
somministrazioni a bambini dai 5 agli 11 anni".
Discussa anche la Relazione in Parlamento sulle
tossicodipendenze in Italia.
Per Mancini è "necessario riportare nell'agenda politica il tema
delle tossicodipendenze che in Umbria è a livello di allarme,
come segnalato dagli incontri con i procuratori della Repubblica
svolti in Commissione antimafia-criminalità". "Dobbiamo capire,
e ben vengano le audizioni dei Ser.D - ha aggiunto -, quali sono
le ragioni dell'incremento dei reati che appesantiscono il
sistema giudiziario, quanti fra i soggetti presi in carico
escono dal problema, quali i costi e l'efficacia".
Su questo tema si è espresso anche il vicepresidente della
commissione, Tommaso Bori (Pd). "Il problema delle droghe è
complesso - ha detto - e sarebbe stato meglio concedere agli
italiani la possibilità di esprimersi sul referendum riguardante
la cannabis. Ad oggi, la sostanza che dà più dipendenza è la
nicotina, seguita dall'alcol. Poi vengono gli stupefacenti. Nel
mondo è stato dimostrato da studi scientifici che la repressione
sulle droghe leggere non ha risolto il problema. Giusto
ascoltare chi si occupa del problema dipendenze, anche perché
sono i primi a dire che bisogna distinguere tra le varie
sostanze. Anche per risolvere le altre problematiche, come
l'intasamento dei tribunali e delle carceri per reati legati
agli stupefacenti leggeri. Serve un percorso per contrastare le
organizzazioni criminali e diversificare le questioni".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA