(ANSA) - PERUGIA, 18 MAG - "L'assemblea legislativa
dell'Umbria ha approvato con 11 voti e un solo astenuto una
mozione impegnando la giunta regionale ad evitare il divieto di
detenzione, presso gli allevamenti ittiogenici della trota fario
atlantica, una specie alloctona immessa per anni a scopo
alieutico, il cui divieto di introduzione è previsto da norme
nazionali ed europee". Lo sottolinea in una sua nota Legambiente
Umbria.
"E adesso - chiede Legambiente - quali saranno le mosse della
giunta regionale, sposerà la causa della specie alloctona,
intraprendendo ogni azione necessaria in sede di conferenza
Stato-Regioni, contro le norme nazionali ed europee o continuerà
nell'impegno assunto con la commissione europea salvaguardando
la trota mediterranea, la biodiversità e gli ecosistemi?".
"Gli ecosistemi fluviali - spiega l'associazione
ambientalista - sono in grave pericolo.
Nella nostra regione la trota mediterranea, ma anche il barbo
tiberino, il cavedano etrusco, sono specie autoctone a rischio
estinzione e severamente minacciate dai cambiamenti climatici,
dalla pressione antropica, dalle captazioni idriche,
dall'alterazione degli habitat fluviali e soprattutto
dall'immissione di specie alloctone.
Il ripristino della trota mediterranea, nel quale la Regione
Umbria è impegnata da anni, è una delle azioni del progetto Life
imagine finanziato dall'Unione europea per oltre 15 milioni di
euro e che ha l'obiettivo di definire una strategia di gestione
integrata, unitaria, coordinata dell'intera Rete Natura 2000
dell'Umbria".
"L'impianto ittiogenico di Borgo Cerreto è al centro di alcune
attività previste dal progetto Life Imagine - conclude
Legambiente Umbria - e questo i consiglieri regionali lo
dovrebbero sapere bene, considerando anche che più volte sono
stati fatti sopralluoghi dalle diverse forze politiche. Così
come dovrebbero sapere che non è possibile allevare nello stesso
impianto la trota mediterranea e trota fario atlantica, con il
rischio di compromettere un lavoro scientifico e di ricerca che
pone l'Umbria in prima fila nel recupero di una specie ittica di
rilevante valore ecologico ". (ANSA).