(ANSA) - SPOLETO (PERUGIA), 14 MAG - Percosse all'allora
compagna durante la gravidanza e poi aggressioni anche nei
confronti del figlio più volte colpito, minacciato e indotto a
comunicare tutti gli spostamenti della madre, sono le accuse che
la polizia di Spoleto contesta a un quarantaduenne a carico del
quale è stato disposto il divieto di avvicinamento ai familiari.
A emettere la misura cautelare il gip di Spoleto che ha anche
deciso l'applicazione del braccialetto elettronico per
assicurare il rispetto degli obblighi.
L'uomo risulta indagato per maltrattamenti nei confronti
dell'ex compagna, del figlio, dei genitori e della sorella. Gli
accertamenti del commissariato spoletino hanno messo in luce
quelle che sono ritenute le numerose vessazioni fisiche e
psicologiche compiute negli ultimi anni dall'indagato. Secondo
quanto riferito dalla polizia in più occasioni, a causa anche
dell'abuso di alcol, si era infatti lasciato andare a minacce,
aggressioni verbali, fisiche e pesanti offese contro la donna
procurandole "uno stato di sofferenza, depressione e paura". La
donna aveva quindi interrotto la relazione.
In base alla ricostruzione accusatoria "maltrattamenti
abituali e continuativi" avevano riguardato i genitori e la
sorella della compagna. Che, esasperata dalla situazione, aveva
chiesto aiuto ai poliziotti. (ANSA).