(ANSA) - PERUGIA, 21 APR - Sarà un primo maggio che, in
Umbria, vedrà la manifestazione regionale svolgersi a Umbertide,
per mostrare vicinanza e solidarietà ai cittadini recentemente
colpiti dal terremoto, ma anche come avvio di una grande
mobilitazione "per risvegliare le coscienze e rimettere il
lavoro al centro dell'agenda politica" quello organizzato da
Cgil, Cisl e Uil.
I segretari regionali Maria Rita Paggio, Angelo Manzotti e
Maurizio Molinari, hanno presentato, in una conferenza stampa,
il programma di iniziative previste in occasione della festa dei
lavoratori e la partecipazione alle manifestazioni di
mobilitazione unitaria che si svolgeranno nel prossimo mese.
A Umbertide, il primo maggio, il concentramento è previsto
alle 9.15 in piazza Gramsci da dove partirà il corteo, con la
tradizionale sfilata dei mezzi agricoli, fino a piazza del
Mercato, dove si terranno i comizi dei segretari generali
Paggio, Manzotti e Molinari.
La giornata vedrà anche diversi altri appuntamenti in tutta la
regione, compreso il tradizionale concerto a Perugia (al
percorso verde di Pian di Massiano).
"Il percorso di mobilitazione unitaria che attraverserà il
mese di maggio con una serie di assemblee, già partite nei
luoghi di lavoro e nei territori in tutta la regione - è stato
detto questa mattina - avrà come primo appuntamento di carattere
interregionale, al quale parteciperà l'Umbria, quello del
prossimo 6 maggio a Bologna". "Se non si investe su stabilità e
sicurezza del lavoro - hanno detto i segretari regionali di
Cgil, Cisl e Uil -, se non si alzano i redditi di questo paese,
che in Umbria sono ancora più bassi della media nazionale, non
c'è possibilità di rialzarsi".
Molti i temi su cui i sindacati chiedono dunque un radicale
cambio di passo. Oltre alla tutela dei redditi dall'inflazione,
c'è il nodo del rinnovo dei contratti nazionali dei settori
pubblici e privati. Altra richiesta la riforma del fisco, con
una forte riduzione del carico su lavoro e su pensioni,
tassazione extraprofitti e rendite finanziarie. E ancora, il
potenziamento occupazionale e dei finanziamenti al sistema
sociosanitario pubblico. "Una vera e propria emergenza in Umbria
- è stato detto -, dove il diritto universale alla salute è
sotto attacco". (ANSA).