(ANSA) - PERUGIA, 17 APR - Perugia è la terza città d'Italia
dove l'inflazione è cresciuta di più a marzo, con un tasso del
+8,6% annuo. Questo significa che una famiglia residente, a
parità di consumi, si ritrova oggi a spendere +1.975 euro annui
a causa della forte crescita dei prezzi al dettaglio. Lo afferma
il Codacons che, sulla base dei dati provinciali sull'inflazione
diffusi oggi dall'Istat, ha elaborato la classifica ufficiale
delle città dove i prezzi crescono di più a marzo, e le relative
ricadute di spesa sulle famiglie in base ai consumi medi dei
cittadini residenti.
Fortissime - si sottolinea - le differenze territoriali in
Italia sul fronte dei prezzi al dettaglio.
"Il ribasso dell'inflazione registrato a marzo rispetto ai mesi
precedenti - spiega il presidente Carlo Rienzi - è purtroppo
solo una illusione ottica determinata dal calo delle tariffe di
luce e gas. Per i beni più acquistati dalle famiglie, come
alimentari e carrello della spesa, i prezzi crescono a ritmi
ancora molto sostenuti, incidendo in modo pesante sui bilanci
familiari".
Genova è stata la città dove l'inflazione è cresciuta di più a
marzo, con un tasso del +9,8% rispetto a marzo 2022. Fanalino di
coda Potenza, dove i prezzi aumentano solo del +4,8% in un anno.
A Bolzano e Milano le ricadute più pesanti, con la famiglia tipo
che a causa dell'inflazione spende oltre 2.200 euro in più su
base annua. (ANSA).