(ANSA) - PERUGIA, 14 APR - Come è nata l'ondata inflattiva, in atto ormai da oltre un anno, e quindi i motivi che l'hanno causata, ma anche le possibili soluzioni per contrastarla, e non solo da parte dei grandi decisori politici ma anche a livello locale e come cittadini sono stati i temi toccati durante un convegno organizzato dalla sede Rai Umbria, in collaborazione con la Regione. Con "Come contrastare l'inflazione", titolo dell'incontro che si è svolto nel Salone d'Onore di Palazzo Donini a Perugia, un confronto tra economisti, rappresentanti delle istituzioni, categorie economiche e sociali.
L'iniziativa, coordinata da Claudia Mazzola, direttrice Ufficio studi della Rai, è stata aperta dal saluto del direttore della sede Rai dell'Umbria, Giovanni Parapini. "Questa di oggi - ha detto - è una ulteriore tappa del progetto pilota che abbiamo avviato e che si estenderà anche ad altri regioni. Con 'Ripartiamo dai territori' vogliamo promuovere le eccellenze della regione a livello regionale, nazionale ed internazionale attraverso i palinsesti Rai ma allo stesso tempo favorire un dialogo tra istituzioni, imprese, associazioni, terzo settore e opinione pubblica, così che la nostra missione di servire il pubblico e la comunità abbia validità e concretezza".
Anche la presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, ha sottolineato "l'intensa" collaborazione con la Rai per la promozione dell'Umbria e con il progetto di dibattito su temi rilevanti (il prossimo, è stato anticipato, sarà incentrato sulla legalità). "Il tema dell'inflazione - ha poi affermato Tesei - è molto sentito da tutti perché tutti lo stanno vivendo, sia famiglie che imprese, ma che viene subito senza conoscerlo, soprattutto per le nuove generazioni". Un tema rilevante e di attualità che Tesei ha ricordato di aver iniziato ad esaminare "non da oggi perché particolarmente preoccupata vista una regione come l'Umbria dove sicuramente l'inflazione incide in modo considerevole visto un substrato come quello umbro con un tasso molto alto di persone anziane e con una alta percentuale di stipendi fissi". Inflazione che è “subita” per la presidente Tesei anche dal pubblico. “Visto l’impatto - ha detto - che ha su tutti gli investimenti pubblici che stiamo portando avanti con tenacia”. Tesei ha fatto riferimento al Pnrr e alla ricostruzione post terremoto “dove abbiamo visto un aumento dei prezzi rilevante”. “L’inflazione – ha sottolineato Nicola Piepoli, fondatore di uno degli istituti di sondaggi più celebri in Italia - agisce a nostro sfavore ingigantendosi, perché la natura degli uomini è invidiosa, come diceva negli anni ‘50 il futuro presidente della Repubblica Luigi Einaudi, secondo il quale l’inflazione si regge molto sull’invidia reciproca, invece che sul sostegno. Dunque, è nostro compito sfruttare a nostro favore l’inflazione, trasformando il tema da negativo in positivo, attraverso tecniche che producono ricchezza per tutti”. Sono entrati poi più nell’analisi delle attuali caratteristiche e sui possibili modi per contrastare l’inflazione contingente Michele Andreaus, professore ordinario di Economia Aziendale all’Università di Trento e Marcello Signorelli, professore ordinario di Economia dell’Università di Perugia e membro del board della Società italiana. “In pochi mesi – ha spiegato Andreaus - il mondo occidentale è passato da un'inflazione nulla, o addirittura dalla deflazione, ad un'inflazione attorno al 10%. Le cause sono molteplici e molteplici sono le conseguenze, soprattutto considerando i limiti strutturali del nostro paese”. “L’inflazione non colpisce tutte le famiglie, le imprese e tutti gli operatori economici allo stesso modo – ha chiarito infine Signorelli – quindi non esiste una ricetta economica in grado di soddisfare le esigenze di tutti. Gli interventi da fare andrebbero invece vagliati attraverso una scelta comparativa delle possibili soluzioni da attuare, valutandone pro e contro e sapendo che non potranno essere contemporaneamente risolutivi di tutte le problematiche in campo”.