(ANSA) - PERUGIA, 15 MAR - Monini lancia lo Zefferino d'Oro,
per la valorizzazione del lavoro dei frantoiani d'Italia,
produttori di olio extravergine italiano per i prodotti Monini.
Un riconoscimento alla qualità che prende il nome dal fondatore,
Zefferino Monini nonno dell'attuale dirigenza.
"Un'occasione celebrativa - spiega l'azienda - che rappresenta
anche l'ufficializzazione di un percorso intrapreso da un leader
di settore a favore di un sistema olivicolo trasparente e
garante verso i consumatori, ma anche in grado di proteggere
chi, come gli olivicoltori e i frantoiani, si trova sempre più
spesso schiacciato tra emergenze climatiche e contingenze
economiche".
"Il nostro lavoro - ha spiegato il presidente e ad, Zefferino
Monini - si basa da sempre nel saper riconoscere un olio di
qualità, frutto di un frantoio di qualità e delle capacità di
chi vi opera".
"L'auspicio - ha sottolineato - è che questa scelta possa
rappresentare un primo passo di filiera verso un olio
extravergine italiano che sia sempre più di qualità e verso un
sistema che protegga la ricchezza del nostro territorio.
L'olivicoltura italiana non sta vivendo un momento semplice: c'è
bisogno di un cambio di rotta, di un'evoluzione verso una
produzione moderna e sostenibile sotto il profilo ambientale,
economico e ovviamente sociale. Un cambiamento a nostro avviso
non più demandabile, che richiede uno sforzo congiunto di tutti
gli attori della filiera".
Nonostante l'annata complicata da un andamento climatico
sfavorevole, la partecipazione dei frantoiani è stata corale:
hanno infatti aderito all'iniziativa la totalità dei produttori
che, dalle regioni più vocate d'Italia, conferiscono a Monini
olio extravergine 100% italiano, da cui prende vita uno dei
prodotti tradizionali di Monini: il GranFruttato.
Oltre la metà dei frantoiani lavora con Monini da più di 10
anni, gli altri da 15/20/30 anni.
"I rapporti di filiera - questo il pensiero di un frantoiano
che collabora con Monini da oltre 30 anni - rappresentano uno
strumento fondamentale per fortificare la tracciabilità e quindi
la provenienza del prodotto. In questo sarebbe utile eliminare
step intermedi che possono risultare superflui o fuorvianti,
riducendo così i passaggi". (ANSA).