Le prime rilevazioni 2022 attestano un forte incremento
(+32.5%) degli infortuni al femminile. Lo riferisce l'Inail.
L'aumento è in larga misura dovuto a infortuni occorsi "in
occasione di lavoro", in particolare quelli derivanti dal
contagio Covid-19. Questo tipo di infortuni, infatti,
dall'inizio dell'emergenza sanitaria ha coinvolto maggiormente
le lavoratrici umbre (68%), numericamente più presenti in ambiti
lavorativi con un'esposizione elevata al rischio biologico di
contagio come, ad esempio, il settore della sanità e
dell'assistenza sociale, la grande distribuzione, le pulizie.
Si registra però un significativo calo degli infortuni a
carattere mortale che hanno coinvolto donne: i casi sono passati
da sette a uno (avvenuto in itinere) rispetto all'anno
precedente.
I dati provvisori del 2022, se confrontati con quelli dell'anno
precedente, rilevati al 31 dicembre 2021, mostrano inoltre che
nel complesso le denunce al femminile di malattie professionali
protocollate dall'Istituto in Umbria sono aumentate del 29,5%,
passando da 2.310 alle circa 3.000 del 2022.
Dopo un 2020 condizionato fortemente dalla pandemia, con i casi
in decremento, le patologie denunciate sono tornate ai livelli
di crescita pre-emergenza Covid. I primi dati del 2022 indicano
un aumento del fenomeno tecnopatico (patologia che si sviluppa a
causa della presenza di stimoli nocivi nell'ambiente di lavoro)
sia per le lavoratrici che per i lavoratori, ma rispetto
all'anno precedente le denunce femminili sono state 221 in più,
da 618 a 839 (+35.7%), mentre per gli uomini l'incremento è
stato del 27.3%.
"Inail - sottolinea Alessandra Ligi, direttore regionale Inail
Umbria - in collaborazione con tutti gli altri attori del
sistema prevenzione, nella Giornata internazionale 2023 dedicata
alla donna, intende rimarcare l'impegno istituzionale
nell'analisi delle cause e dei fattori di rischio, nella
individuazione e nel sostegno di tutte quelle soluzioni che
possano effettivamente incidere nel miglioramento delle
condizioni di sicurezza lavorativa, tenendo altresì in
considerazione le differenze e le peculiarità di cui i generi
sono portatori". (ANSA).
Inail, in aumento del 32.5% infortuni sul lavoro delle donne
Crescono anche le malattie professionali
