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Amputata dopo diagnosi tumore, "Bebe Vio ha dato speranza"

"Contatto umano mi ha arricchita" spiega donna Terni

(ANSA) - TERNI, 28 FEB - Dal 2017 Anna Leonori, 46 anni, ternana, madre di due figli, vive senza braccia e gambe, amputate a seguito di una diagnosi di tumore maligno che è oggetto di una causa civile di fronte al tribunale di Terni.
    Perché secondo lei, il suo avvocato e i professionisti che hanno analizzato il suo caso, quella diagnosi sarebbe stata errata e "tante sofferenze" si sarebbero potute evitare. La citazione a giudizio riguarda due ospedali e una Usl: spetterà al tribunale decidere in merito.
    Intanto la vicenda personale e umana di Anna è tornata alla ribalta così come il suo rapporto con Bebe Vio, la schermitrice pluricampionessa paralimpica, mondiale ed europea. Inizia nel 2018. "Era già tutto pronto per il mio ricovero in una struttura riabilitativa - ricorda con l'ANSA - per iniziare il percorso dopo l'amputazione degli arti. Bebe Vio in quei giorni è venuta Terni per i campionati europei di scherma paralimpica. Io già la seguivo come sportiva e ovviamente, la comune problematica mi ha spinta a conoscerla. Ho fatto il possibile per incontrarla, lei ha dato la sua disponibilità e ci siamo conosciute. E' stato un contatto umano che mi ha dato fiducia, speranza, che mi ha arricchita. Lei, nonostante fosse sempre in giro per il mondo, mi ha aiutata molto. Mi ha indirizzata, dato delle 'dritte' e ho iniziato questo percorso".
    "Con Bebe e con sua madre - ricorda ancora la donna -, i contatti non si sono mai interrotti. Le ho sempre aggiornate sul percorso riabilitativo, sulle cose che stavo facendo per tornare ad avere un'autonomia. Sono state sempre disponibili, persone dalle grandi qualità umane e morali. Bebe è veramente un esempio. Da lei ho potuto poi avere preziose indicazioni sull'importanza di avere a disposizione le protesi giuste, come le sue. Sono di ultima generazione, ben diverse da quelle fornite dalla Usl. Queste, il sistema sanitario nazionale non le mette a disposizione. O hai i soldi per acquistarle oppure, come nel mio caso, qualcuno deve aiutarti. Ho potuto contare sul supporto di due associazioni e ora posso utilizzare protesi che cambiano la vita in positivo e sono indispensabili".
    "Bebe Vio ha saputo indirizzarmi e cambiare la mia vita in meglio" conclude Anna Leonori. (ANSA).
   

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