"La materia
della corruzione vive alti e bassi, ci sono momenti in cui va
molto di moda e momenti in cui va molto meno di moda. Io per
esempio da cittadino mi sono stupito adesso nel vedere che nel
Pnrr la parola corruzione non viene proprio citata": a rilevarlo
è stato Raffaele Cantone, già presidente dell'Autorità nazionale
anticorruzione e ora procuratore di Perugia. Il magistrato è
intervenuto alla "Quinta giornata della trasparenza", che si è
svolta a Città di Castello presso la biblioteca Carducci.
"Non molti hanno compreso e capito cosa sia la trasparenza e
le sue potenzialità, che non è semplicemente un istituto
anti-corruzione ma è anche una grande occasione per
l'amministrazione, per esempio per comunicare con i cittadini"
ha detto Cantone, secondo quanto riporta una nota del Comune
tifernate.
Nell'occasione, alla presenza del sindaco, Luca Secondi e
dell'assessore alla Cultura, Michela Botteghi è stato presentato
il libro del professor, Enrico Carloni, ordinario di Diritto
amministrativo e direttore del Centro studi legalità e
partecipazione del Dipartimento di Scienze politiche
dell'Università degli studi di Perugia, "Il paradigma
trasparenza. Amministrazioni, informazione, democrazia". Ha
coordinato la giornalista, Sara Scarabottini.
"In dieci anni - ha ricordato ancora Cantone - sono state
messe in campo una quantità enorme di normative che riguardano
la corruzione".
"La trasparenza - ha quindi sostenuto Carloni - è però non
solo un principio posto a presidio della legalità dell'azione
pubblica, ma più complessivamente 'paradigma' di un diverso
rapporto tra amministrazione e cittadino: un'amministrazione
pienamente rispondente ai principi costituzionali, al servizio
dei cittadini, che si rende comprensibile, che cerca di andare
incontro ai bisogni e alle esigenze delle persone evitando di
nascondersi dietro veli di opacità e di segreto, come spesso è
invece accaduto".
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