È previsto per mercoledì 26
gennaio l'incontro informativo organizzato da Terna, in
coordinamento con la Provincia Autonoma di Bolzano, per
presentare ai cittadini il progetto definitivo di
razionalizzazione della rete elettrica in Val d'Isarco il cui
iter autorizzativo è stato avviato lo scorso dicembre dal
Ministero della Transizione Ecologica. L'incontro si terrà a
partire dalle ore 16 in modalità digitale sulla piattaforma
Teams per rispetto delle regole prudenziali dettate dalla
pandemia. I tecnici di Terna saranno a disposizione per
illustrare nel dettaglio le caratteristiche dell'intervento, il
processo autorizzativo in corso e per rispondere alle domande
dei cittadini
L'appuntamento è un'ulteriore tappa del percorso di
progettazione partecipata intrapreso dalla Società con il
territorio. A partire dal 2018, infatti, in attuazione del
Protocollo di Intesa siglato da Terna, Provincia Autonoma di
Bolzano e RFI, è stato avviato il dialogo con Enti Locali e
cittadini per individuare e condividere le migliori soluzioni
tecniche, localizzative e realizzative del piano di
razionalizzazione. Si sono svolti complessivamente oltre 40
incontri con le amministrazioni interessate e 7 "Terna
Incontra" con la cittadinanza che hanno visto la partecipazione
di oltre 900 persone con 150 osservazioni raccolte a cui è stato
dato puntualmente riscontro. Il riassetto della Val d'Isarco,
per cui Terna investirà 300 milioni di euro, ha l'obiettivo di
potenziare l'alimentazione elettrica della direttrice
ferroviaria lungo l'asse del Brennero (Brenner Basistunnel) e
prevede un vasto piano di razionalizzazione delle linee a 132 kV
che attualmente insistono nei comuni di Barbiano, Bolzano,
Bressanone, Campo di Trens, Castelrotto, Chiusa, Cornedo
all'Isarco, Fiè allo Sciliar, Fortezza, Funes, Laion,
Naz-Sciaves, Ponte Gardena, Renon, Rio di Pusteria, Rodengo,
Varna, Velturno e Villandro. Sono previsti 190 km di nuovi
collegamenti, oltre un terzo dei quali 'invisibili' perché
interrati, la cui realizzazione consentirà di demolire circa 260
km di elettrodotti aerei esistenti e 900 tralicci. Saranno oltre
600 gli ettari di territorio complessivamente liberati dalle
esistenti infrastrutture elettriche.
La progettazione dell'opera - informa la nota - è stata una
delle più ampie e complesse mai realizzate da Terna per un
singolo intervento; la vastità delle aree interessate, la
maggior parte delle quali in alta montagna, ha richiesto studi
ambientali articolati e approfonditi che hanno portato alla
redazione di oltre 300 elaborati propedeutici all'avvio
dell'istanza autorizzativa. Tali attività, di pari passo con il
continuo confronto con la Provincia Autonoma di Bolzano e tutti
i soggetti coinvolti, hanno consentito di finalizzare un
progetto di grande importanza per il territorio alto atesino nel
pieno rispetto dell'ambiente e delle comunità locali in
un'ottica di sviluppo sostenibile della rete elettrica.
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