(ANSA) - PADOVA, 16 FEB - Quasi il 90% dei frammenti di
microplastica nel fiume Arno derivano da materiali tessili,
quindi sono essenzialmente fibre. La concentrazione nei
sedimenti è risultata variabile tra 5,68 e 0,44 unità per
grammo, un dato paragonabile a quello di alcuni dei fiumi più
altamente inquinati nel mondo. Il dato è emerso da uno studio
condotto da ricercatori del Dipartimento di Geoscienze
dell'Università di Padova e pubblicato sulla rivista "Science of
Total Environment".
Il team ha analizzato i sedimenti del fiume toscano allo scopo
di comprendere i meccanismi che controllano il trasporto e lo
stoccaggio delle microplastiche nei sedimenti fluviali. I corsi
d'acqua ricoprono un ruolo chiave nel trasferimento delle
microplastiche dalla terraferma al mare, al punto da essere
definiti dei veri e propri "nastri trasportatori". Le
microplastiche possono però restare intrappolate nei sedimenti
per un tempo variabile, ma possono anche assorbire sostanze
inquinanti o subire ulteriori frammentazioni a causa di processi
biologici e fisici.
"Abbiamo trovato microplastiche - osserva Alessandro
Michielotto, studente di dottorato e coautore dello studio - in
tutti i campioni analizzati, indipendentemente dal contesto
deposizionale. Concentrazioni particolarmente elevate di
microplastiche sono state individuate nelle ghiaie, poiché
durante le fasi calanti delle piene queste particelle riescono
ad infiltrarsi ed accumularsi tra i grani di sedimento". (ANSA).