"Ho lavorato mesi e mesi sul
progetto che ho portato al festival. Non è stato solo un 'vengo
qua e mi metto un costume', non c'è stata voglia di fare
scalpore a tutti i costi". Lo ha detto Achille Lauro spiegando
così la sua presenza a Sanremo, dove è stato ospite fisso con i
suoi quadri, "Interpretare e scrivere per me è la stessa cosa.
La musica oggi si guarda anche e quando Amadeus mi ha chiamato
ho voluto pensare a un progetto più ampio che andasse oltre la
mia zona di comfort". E allora via a un viaggio nei generi
musicali, "interpretandone l'essenza". "Ho iniziato con il glam
rock - il coraggio di essere, poi il rock and roll - leggerezza
e spensieratezza. E l'omaggio agli incompresi con il pop, perché
in Italia è banalizzato, ridotto a qualcosa di frivolo e noi lo
abbiamo teatralizzato con Monica Guerritore ed Emma. Il punk
senza regole, che è casino e con Fiorello era perfetto". Stasera
porterà la sua C'est la vie. "Come ha detto Elodie, anche se non
ne fossimo stati all'altezza sono contento di essere stato preso
in considerazione", ha poi concluso, non escludendo niente sul
futuro. "Vivo le cose come vengono. Dopo Rolls Royce, la
settimana successiva ho maturato l'idea di Me ne frego. Dopo Me
ne frego avevo detto che il mio festival si concludeva lì. Poi è
nata questa opportunità e l'ho colta. Non escludo niente, tranne
la conduzione: quella la lascio ai professionisti".
FAS-MAJ/ S0B QBXB
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