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Essilux e PoliMi, oltre 50 milioni per occhiali metaverso

Nasce centro di ricerca congiunto, oltre 1000 ricercatori

EssilorLuxottica va avanti nel solco del patron Leonardo Del Vecchio, investendo sul futuro, quindi su innovazione, digitale e giovani, e puntando sulla crescita con un occhio anche ad operazioni di acquisizione e fusione. La mission del gruppo delineata dal presidente e amministratore delegato Francesco Milleri, alla sua prima uscita pubblica dopo la scomparsa del fondatore di Luxottica, è chiara e gode dell'eredità lasciata da Del Vecchio.

"Le basi del futuro sono tracciate" e seguono l'impostazione dell'azienda definita "già negli ultimi otto anni". Essilux è "una multinazionale aperta e fatta di giovani", che "continuerà a crescere" contemplando anche operazioni di M&A. L'aspetto più importante, per il manager, è far crescere il mercato. Lo sguardo è rivolto all'innovazione tecnologica: "stiamo investendo per portare l'elettronica nel mondo dell'occhialeria per farlo crescere e competere nello scenario futuro". Va in questa direzione l'accordo di collaborazione siglato con il Politecnico di Milano, che dà vita a un centro di ricerca congiunto per progettare gli occhiali intelligenti del futuro, proiettati nel metaverso. Il progetto dell'EssilorLuxottica Smart Eyewear Lab, che avrà una durata iniziale di cinque anni, prevede un investimento di oltre 50 milioni di euro e l'impiego di oltre 100 ricercatori che lavoreranno in uno spazio dedicato nell'Innovation District, che il Politecnico sta sviluppando nel Parco dei Gasometri nell'area Bovisa di Milano. Il laboratorio ospiterà attività di ricerca e sviluppo per la prossima generazione di occhiali connessi, e di dispositivi wearable, integrando tecnologie digitali con competenze di bioingegneria, fisica della materia e Intelligenza artificiale.

La sfida sarà la definizione di tecnologie di base per permettere all'uomo di interagire con il mondo digitale, e il terreno di studio sarà il metaverso, "di cui oggi riusciamo solo ad intuire le possibilità", spiega il Rettore del Politecnico di Milano, Ferruccio Resta, seduto accanto a Milleri durante la presentazione dell'accordo, alla presenza del sindaco di Milano, Giuseppe Sala, e del ministro per l'Innovazione tecnologica e la transizione digitale, Vittorio Colao (in video collegamento), il quale, ha evidenziato la portata di questo accordo, che "celebra la buona collaborazione tra pubblico e privato". Un'intesa con cui il colosso dell'occhialeria mette "la prima pietra" per un centro di ricerca focalizzato su tecnologie che abiliteranno nuovi mondi.

"A noi piace chiamarli smart glasses per ricordare il mondo da cui veniamo. Ma saranno qualcosa di molto di più e di diverso", ossia, "un ponte" verso il mondo del metaverso e della realtà aumentata: "una sfida che può cambiare il gruppo, il Paese e può contribuire a cambiare il mondo". Il "rimpianto" per il manager è "non avere qui il nostro presidente Leonardo Del Vecchio, perché parliamo di temi a cui era più affezionato: innovazione, tecnologia, cambiamento e giovani". La scelta di realizzare questo polo a Milano non è casuale, visto che qui c'è una delle sedi più importanti del gruppo italo-francese, quella di Cadorna, che raccoglie 2.000 persone (una su due ha meno di 30 anni).

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