Dopo la positività all'Epo del
corridore Matteo De Bonis, riscontrata in un controllo fuori
competizione del 16 febbraio (si tratta del secondo caso nella
squadra dopo quello di Matteo Spreafico), il team guidato da
Angelo Citracca ha deciso di rinunciare al Giro d'Italia. "Il
team e il main-sponsor Vini Zabù hanno deciso di dare un
messaggio importante al mondo del ciclismo, che sia di
insegnamento per quegli atleti che ancora pensano di poter
prendere scorciatoie barando", spiega la Vini Zabù, su Facebook.
"Il Team, infatti, ha concordato con il proprio main-sponsor
di non partecipare al Giro, nonostante abbia dimostrato agli
organi competenti di aver adottato le più diligenti misure per
combattere il doping.
L'investigazione interna ha confermato la totale estraneità
degli atleti e di tutto il team a qualsiasi pratica scorretta.
Il main-sponsor e il team hanno sensibilizzato l'atleta De Bonis
della necessità che collaborare fattivamente con gli organi
inquirenti, affinché questo episodio increscioso possa
trasformarsi in un efficace strumento di lotta per debellare le
organizzazioni che commerciano sostanze vietate. Dalla effettiva
attività di collaborazione con gli organi inquirenti dell'atleta
De Bonis, dipenderà la scelta di adire o meno le vie legali a
risarcimento degli enormi danni subiti", si legge nel post.
"La nostra decisione di non partecipare al Giro di Italia
vuole sottolineare il pregiudizio che l'illecita condotta del
singolo può arrecare alla squadra, con effetti devastanti per
chi, invece, profonda il massimo impegno per consentire ai
ciclisti di gareggiare. Un doveroso ringraziamento alla Rcs
Sport per la considerazione dimostrataci con l'invito al Giro
d'Italia e per aver valutato positivamente il nostro progetto.
La nostra rinuncia alla corsa più ambita dai ciclisti italiani è
un gesto d'amore per il ciclismo", conclude.
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