Vola ancora, e questa volta il vento
è regolare, anzi perfino contrario (-0.9). Il nuovo fuoriclasse
del salto in lungo Mattia Furlani, 18 anni compiuti a febbraio,
trionfa a Hengelo, in Olanda, nel meeting valido per il 'World
Continental Tour' (secondo circuito internazionale per
importanza, dopo la Diamond League) e con un balzo di 8,24 firma
il record italiano under 20, superando dopo 19 anni l'8,11 con
cui Andrew Howe conquistò la medaglia d'oro ai Mondiali Under 20
di Grosseto del 2004, anno in cui Furlani, che è del 2005,
ancora non era nato.
Con la misura ottenuta oggi Furlani è diventato il quarto
italiano di tutti i tempi a livello assoluto dietro a Howe (8.47
del record nazionale ai Mondiali 2007, chiusi con la medaglia
d'argento), di Giovanni Evangelisti (8.43) e Simone Bianchi
(8.25). Oggi ha sconfitto avversari del calibro del sudafricano
Cheswill Johnson (8.08) e dello statunitense JuVaughn Harrison
(8.07), detto 'Mr Jump', che venerdì scorso aveva vinto la gara
del salto in alto del Golden Gala a Firenze (è stato finalista
in entrambe le specialità alle Olimpiadi di Tokyo 2020).
Liste alla mano, il saltatore che si allena a Rieti con mamma
Khaty Seck e papà Marcello diventa anche il quarto europeo U.20
di tutti i tempi dopo l'8,35 del russo Sergey Morgunov, l'8,30
del greco Miltiadis Tentoglou e l'8,27 dello spagnolo Eusebio
Caceres, alla pari con l'8,24 del russo Vladimir Ochkan. Furlani
può anche festeggiare per aver migliorato il primato personale,
venti centimetri in più rispetto all'8,04 con cui nella scorsa
estate ha vinto l'oro agli Europei U.18 di Gerusalemme.
L'azzurro era reduce dallo splendido 8.44 saltato a Savona con
vento oltre i limiti del consentito (2,2 m/s a favore) e oggi ha
mancato di un solo centimetro il minimo di qualificazione per i
Mondiali di Budapest.
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