Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Sport e Salute con Fondazione Irti per rieducazione detenuti

Sport e Salute con Fondazione Irti per rieducazione detenuti

Cozzoli: "Non ci si fermi davanti a mura Istituti penitenziari"

ROMA, 07 luglio 2022, 11:56

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Lo sport come strumento rieducativo.
    Sottoscritta allo stadio Olimpico di Roma, la convenzione fra Sport e Salute Spa e Fondazione Nicola Irti, con l'obiettivo di migliorare il benessere psico-fisico dei detenuti, incrementare l'offerta sportiva e formativa negli istituti penitenziari con un programma affidato a tecnici e allenatori qualificati, rendere gli istituti penitenziari autonomi nelle attività sportive attraverso la realizzazione di percorsi di formazione e la dotazione di strutture. Su questi temi si è tenuto il convegno 'Rieducare-Lo sport come strumento di dialogo', aperto dal discorso del presidente e ad di Sport e Salute, Vito Cozzoli. "La comunità si basa sulle persone e lo sport ha una straordinaria capacità di promuovere la comunità. Vogliamo promuovere un modello di società in cui lo sport sia una reale protezione sociale e civile per tutti a prescindere da età, condizioni economiche e sociali. Lo sport è uno strumento fondamentale per il reinserimento dei detenuti. Stiamo rilanciando il nostro modello territoriale, perché dobbiamo intercettare il disagio sociale. Le politiche pubbliche non possono fermarsi alle mura degli istituti penitenziari e le attività ricreative, compreso lo sport, sono uno dei pilastri della rieducazione del condannato. Rieducare con lo sport non vuole essere uno slogan, ma una reale opportunità". Nel 2021 Sport e Salute con il DAP aveva sottoscritto un protocollo con l'obiettivo di 'scattare' una fotografia dell'attività sportiva in carcere e da un lavoro comune insieme al DAP è nata idea valorizzata dal prof. Irti di potenziare azioni e promozioni dello sport nei carceri del Lazio e dell'Abruzzo. "Con Cozzoli abbiamo subito tracciato le linee della nostra collaborazione - spiega Irti, presidente dell'omonima fondazione - Lo Stato condanna, ma è lo Stato a dover rieducare. Solo l'obbligo di rieducare può giustificare il potere di punire un condannato da parte dello Stato. Lo sport è regole e libertà insieme".
    Conclusioni affidate a Carlo Renoldi, capo del DAP. "La rieducazione non è come la solidarietà, non è altruismo buonista. Rieducazione come preciso impegno dello Stato".
   
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza