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Il Tour torna a casa, Pogacar 'sta andando tutto bene'

Il Tour torna a casa, Pogacar 'sta andando tutto bene'

Archiviata la tre giorni danese domani nuova partenza dalla Francia

ROMA, 04 luglio 2022, 18:16

Redazione ANSA

ANSACheck

Tadej Pogacar e Marc Soler © ANSA/AFP

Tadej Pogacar e Marc Soler © ANSA/AFP
Tadej Pogacar e Marc Soler © ANSA/AFP

'Un nouveau départ', una nuova partenza, per il 109/o Tour de France di ciclismo che, dopo la 'tre giorni' in Danimarca (il punto più a nord toccato dalla Grande Boucle nella propria storia), è sbarcato in Francia, con il belga Wout Van Aert in maglia gialla. Gli occhi, però, sono puntati sul 23enne Tadej Pogacar, vincitore delle ultime due edizioni, che dista dalla vetta della classifica generale solo 14". Lo sloveno è terzo e controlla la corsa, con un vantaggio a sua volta di 8" e 9" sui rivali della Jumbo-Visma, rispettivamente il danese Jonas Vingegaard e il connazionale Primoz Roglic. "Se devo fare una prima valutazione, dirò che è andato tutto bene, mi sento bene", ha ammesso il vincitore delle edizioni 2020 e 2021.
    Il Tour de France, però, adesso entra nel vivo con altri tre giorni di tappe che sembrano altrettante classiche: domani ci sarà battaglia sui monti Boulonnais, poi toccherà al pavè della Roubaix. Non un percorso qualsiasi. "Quella della classica al giorno è una formula che si ripete da diversi anni al Tour - ricorda il direttore di corsa, Christian Prudhomme - tutto dipende da cosa faranno i corridori. Ovviamente, se Wout Van Aert e Mathieu Van der Poel si sfidano, come hanno fatto sulla strada per Le Creusot l'anno scorso, la gara diventerà assai interessante per i tifosi... Ed estenuante per i corridori".
    Il meteo dirà pure la sua nella corsa alla maglia gialla.
    Pogacar sarà chiamato agli straordinari, e non solo lui, dagli specialisti delle corse su determinati tracciati. Van Aert, però, malgrado la conquista della leadership provvisoria, si è lamentato per i troppi errori commessi, soprattutto nello sprint di ieri. "La maglia gialla - ha detto il belga - è qualcosa che ti dà gioia e ottimismo, ma non mi basta: io sono qui per vincere almeno una tappa".
    Il terreno a disposizione non gli mancherà e nemmeno la gli occhi addosso del rivale olandese - figlio e nipote d'arte - Van der Poel: anche lui punta ai successi parziali. A Pogacar, invece, interessa solo il tris a Parigi del 24 luglio. Un appuntamento imperdibile per lo sloveno.
   

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