"Tutti i Paesi hanno delle contestazioni da parte della Commissione Ue, è ovvio che si deve trattare. Sono convinto che per quanto riguarda la terza tranche del Pnrr sia ancora questione di poco. Se poi ci dovesse essere l'esclusione di una piccola parte, l'Italia farà le sue osservazione. Il Pnrr è stato scritto e deciso quando c'era ancora la pandemia, ora le cose sono cambiate. La flessibilità è indispensabile. Non credo che si debba rinunciare a parte dei fondi, è chiaro che si debbano utilizzare tutti i fondi trovando le giuste modifiche affinchè servano" per i problemi provocati dalla crisi, ha detto Antonio Tajani a Radio 24.
Intervenendo successivamente al Festival dell'Economia a Trento, il ministro ha detto che tutti i fondi saranno erogati. "Credo che l'Italia abbia le carte in regola, tutti i compiti a casa sono stati fatti. Ci sono alcuni progetti che stranamente la Commissione europea aveva approvato quando c'era un altro governo - penso per esempio agli stadi di Firenze e Venezia - poi la Commissione ha cambiato idea. Perché ha cambiato idea? L'Italia sta facendo tutto ciò che serve, non ci sono contestazioni sugli obiettivi, quindi dobbiamo essere ottimisti, i fondi saranno erogati", ha aggiunto.
Tajani: La linea del governo e' quella di usare tutti i fondi del Pnrr ma serve flessibilita''