Guidata da Andrea Orizio, inviato
speciale Europa della candidatura di Roma Expo 2030, si è svolta
a Copenaghen una missione per la presentazione del progetto che
vede la capitale italiana al centro di un programma per la
sostenibilità ambientale a 360 gradi e per una strategia
virtuosa all'insegna dell'economia circolare, chiamando i
partner a collaborarvi senza schemi rigidi, puntando piuttosto
sulla qualità della partecipazione di ciascuno nelle forme
ritenute più opportune per fare di Expo 2030 un nuovo modello di
impegno comune, in modo concreto.
Al centro della fitta agenda di incontri a Copenaghen - si
legge in una nota dell'ambasciata d'Italia - attenzione è stata
data in particolare allo strumento della cooperazione
accademica, fulcro attivo e creativo di Roma 2030: gli atenei
italiani sono infatti volano di progettualità già in via di
realizzazione, ridisegnando e ripensando lo spazio urbano di
aree riqualificate o da riqualificare a beneficio delle
collettività. Non solo Roma o Tor Vergata, designata sede del
progetto, ma città e luoghi che potranno usufruire delle buone
pratiche e dei suggerimenti provenienti dalle nostre università
e dagli altri partner che si uniranno sulla proposta italiana
per Expo 2030. Rappresentando un lavoro che vede coinvolte
l'Università Cattolica di Milano, gli atenei di Tor Vergata, La
Sapienza e Roma Tre nonché la Luiss, i professori Alessio
D'Amato, Bruno Botta, Guido Resta e Raffaele Marchetti hanno
accompagnato l'introduzione dell'ambsciatore Orizio sugli
aspetti più rilevanti della candidatura, mettendo a loro volta
in luce le possibilità di collaborazione bilaterale
nell'approntare un sistema sostenibile per grandi eventi,
guardando a diverse opportunità di sviluppo per singoli settori
( fra cui gestione e prevenzione dei rifiuti, trattamento della
bio-massa, politiche per eliminare sprechi di risorse in ogni
campo, valutazione degli impatti sociali, etc.).
Le proposte sono state apprezzate e condivise dai diversi
interlocutori (Danish Business Authority, Danish Industry,
Ministero degli Affari Esteri, Dipartimento per l'Ambiente e la
ricerca/ Sostenibilità, Ministero dell'Ambiente), con uno
scambio proficuo di prospettive e disponibilità. L'inviato
speciale Orizio ha raccolto particolare interesse da parte
danese per la sostenibilità, la libertà progettuale e la visione
inclusiva della proposta italiana.
Importante è emersa, nel corso della visita, anche la
prospettiva legata alla collaborazione bilaterale in vista di
ulteriori rafforzamenti dei canali economici. La sintonia sulla
necessità di vedere attraverso la lente della sostenibilità,
infatti, trova Italia e Danimarca già predisposte a divenire
partner privilegiati e ad entrare in nuovi scambi sulla base
delle esperienze che molte aziende, nei due Paesi, hanno nel
frattempo sviluppato, come è risultato anche dall'analisi
fornita dal direttore ITA, Andrea Mattiello, e dalla segretario
generale della Camera di Commercio Italo-danese/Danitacom,
Chiara Dell'Oro.
Strumento utile a facilitare tali attività potrà essere, fra
l'altro, la condivisione dei risultati di ricerche ed
approfondimenti prodotti dalla vasta rete di universitari,
ricercatori e scienziati cui le imprese potranno rivolgersi: in
questa direzione, il Dr. Shiva Loccitano ha illustrato le grandi
opportunità già offerte dal network italiano costituito fra
l'altro da 64 istituti di istruzione superiore, 15 Enti pubblici
di ricerca, 13 istituti di ricovero e cura a carattere
scientifico, 3 fondazioni ( Net-val), il quale funziona
efficacemente da forum per la cooperazione e lo scambio di
informazioni sull'istruzione superiore e le politiche di
ricerca. L'inviato speciale Europa Roma EXPO 2030 Orizio ha
evidenziato come da parte danese sia stato accolto con
particolare favore l'approccio integrato tra istituzioni, mondo
imprenditoriale ed accademico che ha caratterizzato il Road
Show.
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