L'Ambasciata d'Italia a Mascate, in
collaborazione con il Ministero dell'Energia e dei Minerali
omanita, ha promosso una tavola rotonda con geologi italiani e
omaniti per ampliare la collaborazione scientifica, accademica e
di formazione professionale in campo geologico, un settore che
l'Oman ritiene prioritario per la diversificazione della propria
economia e per diminuire la dipendenza dagli idrocarburi.
Alla presenza dei principali esperti del settore nel
Sultanato, l'incontro ha consentito di avviare un dialogo tra la
Società Geologica Italiana, il Consiglio Nazionale dei Geologi e
università come Bologna e Siena con la Società Geologica
dell'Oman, le autorità e il mondo accademico omanita. L'auspicio
é quello di avviare studi congiunti e iniziative comuni in un
settore dove l'Italia vanta una lunga e importante tradizione.
"Le autorità omanite apprezzano moltissimo il contributo che
già ENI sta fornendo all'esplorazione geologica del Paese e su
tale base hanno espresso l'auspicio di una collaborazione con
l'Italia oltre il campo petrolifero", ha sottolineato
l'Ambasciatore Federica Favi, intervenuta ai lavori. Il
Sultanato - ha spiegato ancora Favi - non ha infatti ancora
esplorato interamente il proprio territorio pur essendo
consapevole delle proprie ampie risorse minerarie di cui intende
avviare nel prossimo futuro il relativo sfruttamento, sulla base
della propria strategia di diversificazione economica, Vision
2040.
L'Ambasciata ha pertanto deciso di portare in Oman le
capacità e le conoscenze italiane per contribuire allo studio
dell'enorme e diversificato patrimonio geologico dell'Oman,
coinvolgendo studiosi ed esperti nazionali del settore ed in tal
modo possono aprire la strada per una presenza nel Sultanato
dell'industria mineraria italiana.
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