E' di almeno 154 morti il bilancio, in continuo aggiornamento, dei sanguinosi scontri in corso da quattro giorni nel nord-est della Siria tra miliziani dell'Isis e forze curdo-siriane nei pressi e all'interno del carcere di Hasake, preso da assalto da insorti jihadisti nella notte tra giovedì e venerdì scorso.
Lo riferisce l'Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria, secondo cui 102 sono i miliziani e i detenuti dell'Isis uccisi, mentre 45 sono le vittime tra le guardie carcerarie e i miliziani curdi. Le vittime civili per ora sono 7.
L'Osservatorio e altre fonti concordanti sul terreno affermano che il bilancio è destinato a crescere nelle prossime ore.
Da stamani, forze curde aiutate dalla Coalizione anti-Isis a guida Usa hanno concentrato mezzi blindati e rinforzi attorno alla sede del carcere di Ghweiran e si preparano all'assalto finale di fronte a un numero imprecisato di miliziani jihadisti e detenuti che si rifiutano di arrendersi.
Migliaia di civili della zona attorno al carcere sono dovuti fuggire nei giorni scorsi, mentre è stato imposto il coprifuoco in tutta la città, i cui abitanti versano in condizioni umanitarie difficili a causa dell'assenza di elettricità e delle basse temperature invernali.
Non è chiaro quanti detenuti dell'Isis siano evasi e quanti siano ancora in fuga ma fonti locali affermano che molti jihadisti fuggiti dal carcere si sono confusi tra la popolazione locale.
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