(ANSA) - ROMA, 25 MAR - La Repubblica del Kazakhstan
festeggia quest'anno il proprio 30esimo anniversario di
indipendenza dall'allora Unione sovietica. L'ambasciatore del
ministero degli Esteri del Paese, Usen Suleimen, ripercorre la
strada fatta nel trentennio, ricordando i progressi in ambito
economico e politico, in particolare la crescita della società
civile nazionale con l'aumento del numero di organizzazioni non
governative (Ong), passate dalle "circa 400" di inizio anni
Novanta alle "circa 16 mila" di oggi.
L'ambasciatore ha evidenziato il loro ruolo di sostegno "a
fasce di popolazione socialmente vulnerabili" o in questioni
legate "alla tutela dei diritti e degli interessi legali di
cittadini e organizzazioni", elogiando tale attività "ponte di
comunicazione tra i rappresentanti del governo e i cittadini"
che motiva il supporto anche finanziario del Kazakhstan alle
Ong. "Nel 2020 sono state erogate sovvenzioni per un valore di
1,8 miliardi di tenge (equivalenti ad oltre 4,3 milioni di
dollari Usa). La maggior parte dei finanziamenti è stata
destinata a sostenere i progetti relativi al benessere e allo
sviluppo di bambini e giovani. Sono stati stanziati circa 305,4
milioni di tenge (740 mila dollari) per promuovere direttamente
lo sviluppo della società civile, che comprende l'aumento
dell'efficienza delle attività delle organizzazioni non
governative", ha detto Suleimen.
L'ambasciatore ha citato due cinghie di trasmissione tra
Stato e Ong: il Forum civile, istituito nel 2003 e che lo scorso
novembre ha offerto 12 incontri virtuali tra capi di ministeri e
rappresentanti delle organizzazioni per l'ulteriore sviluppo
della società civile, e la 'Piattaforma di dialogo per la
dimensione umana', organo istituito nel 2013 su iniziativa del
Ministero degli Affari esteri kazako per consolidare
ulteriormente il rapporto con le Ong e avviare un dialogo
diretto con i rappresentanti del governo e del Parlamento sui
temi dei diritti umani e delle riforme democratiche. Le riunioni
si tengono una volta al trimestre sotto la presidenza
dell'ambasciatore Suleimen e coinvolgono diversi membri
istituzionali di alta caratura nazionale e internazionale.
"La rilevanza di questa piattaforma è aumentata notevolmente con
l'annuncio da parte del presidente del Kazakhstan, Kassym-Jomart
Tokayev, del concetto di uno 'Stato in ascolto', che implica
maggiore attenzione del governo sull'impegno nei confronti della
società civile, l'attuazione dal 2019 di tre pacchetti di
riforme nel campo dei diritti umani e ulteriore
democratizzazione dei processi politici nel Paese", ha
sottolineato l'ambasciatore, che ha ricordato l'importanza della
attività della piattaforma "per identificare i problemi
sistemici, oltre a collaborare con le Ong kazake e
internazionali per trovare soluzioni comuni. I nostri incontri
forniscono un utile meccanismo per discutere le raccomandazioni
dei comitati della convenzione dell'Onu sull'attuazione degli
obblighi internazionali da parte del Kazakhstan per la
protezione dei diritti umani".
L'ambasciatore menziona due esempi di questioni attentamente
esaminate dalla Piattaforma di dialogo e che hanno portato
all'adozione di nuovi atti legislativi: la legge aggiornata
sulle assemblee pacifiche nel Paese, per cui dallo scorso anno
le Ong o altri gruppi che desiderano tenere un incontro invece
di richiedere un permesso devono solo informare le autorità
locali cinque giorni prima dell'evento, e la depenalizzazione
dell'articolo 130 del codice penale kazako sulla diffamazione.
Suleimen ha infine dichiarato che il Paese andrà avanti,
riferendosi al Concetto per lo sviluppo della società civile in
Kazakhstan, approvato l'anno scorso dal presidente e valido fino
al 2025. "Il suo scopo è rafforzare il sistema di partenariato
tra lo Stato, le imprese e la società civile, nonché facilitare
l'ulteriore trasformazione e modernizzazione politica in
Kazakhstan", ha concluso. (ANSA).