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Casa: Fiaip,il valore aumenta fino al 10% nelle grandi città

Report, domanda è alta a fronte di un'offerta sempre più ridotta

(ANSA) - ROMA, 15 MAR - Nei grandi centri urbani della Penisola, Milano, Firenze, Roma, "dove la domanda rimane alta, ma scarseggiano le case da vendere e da affittare, i valori di mercato, in generale stazionari, raggiungono aumenti che vanno dal 5% al 10%". Lo si legge nei dati diffusi oggi dalla Fiaip, la Federazione degli agenti immobiliari, che ha condotto un'indagine fra un campione rappresentativo di professionisti, presentata oggi, nella Capitale. Dopo la 'performance' favorevole del 2022 (con 775.000 compravendite censite), nell'anno in corso si prevede un andamento simile, "con una sostanziale stabilizzazione dei prezzi degli immobili, salvo nei grandi centri urbani dove si stima un ulteriore aumento dei valori di mercato medio del +5%, in particolare nelle zone centrali e semicentrali". Se, infatti, viene rimarcato nel documento, "da una parte vi sono le preoccupazioni relative al caro-vita e all'aumento dei tassi di interesse sui mutui con conseguente irrigidimento dei criteri di accesso al credito, dall'altra il rischio correlato e il basso rendimento degli investimenti finanziari, unitamente all'ingente liquidità accumulata dalle famiglie italiane, stimolano l'investimento immobiliare, non solo come acquisto della prima casa", bensì anche "finalizzato alla locazione, per trarne la massima redditività".
    Durante un convegno al Tempio di Adriano, nella Capitale, è stato anche illustrato un 'Focus' sull'efficienza energetica nel settore immobiliare, realizzato da 10 anni dalla Fiaip, in collaborazione con Enea e I-Com (Istituto per la Competitività): anche per il 2022, si indica, "il mercato rimane prioritariamente caratterizzato da immobili usati energivori", con "transazioni di edifici nelle classi energetiche più basse".
    Però, "se nelle zone di estrema periferia gli immobili compravenduti sono per l'86% nelle classi energetiche meno 'performanti' (E, F e G), nelle aree di pregio la percentuale di immobili nelle prime classi energetiche (A e B) è al 38%", si legge. (ANSA).
   

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